Che fine avrà fatto il documento strategico dell’amministrazione provinciale non si sa proprio. E’ stato presentato con discreta enfasi pochi mesi fa, annunciando anche un iter che prevedeva il confronto con il territorio. E fin qui ci siamo: il documento strategico “è opportuno e probabilmente conterrà anche valutazioni utili”, nota Andrea Virgilio, il capogruppo del Pd. Dopo il confronto con i soggetti operanti sul territorio, però, il documento sarebbe dovuto tornare in Provincia e in fine in consiglio provinciale. Ma ormai il tempo scorre più velocemente del solito, poiché il ritardo s’accumula. Che il territorio abbia respinto il documento strategico? Che ci siano difficoltà, intoppi, problemi, discussioni in corso con Comuni, parti sociali? Il dubbio sorge, anche perché un intervento efficace urge: non sono i tempi più felici per l’economia, anzi le uniche speranze possono venire dagli enti locali, se il governo Monti s’attarda. Il timore, esplicitato dallo stesso Virgilio, è che il documento contenga una fotografia della situazione attuale, elaborata dai dirigenti, e poco più, quando occorrerebbe una svolta. Svolta che forse gli interlocutori della Provincia non rilevano.
p.z.
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