Caratteristiche
La prugna rappresenta un frutto particolarmente antico, che può vantare anche una larga diffusione allo stato selvatico, con la presenza di un numero di specie che si aggira intorno alle 300, che si sono estese in buona parte dell'emisfero settentrionale.
I frutti vengono, nella maggior parte dei casi, chiamati con il denominativo di prugne e si caratterizza per avere un'origine da differenti cultivar ed ibridi di piante che appartengono alla specie Prunus.
“Prunus” rappresenta quella stessa specie da cui si ricavano anche altri frutti particolarmente diffusi sulle nostre tavole, come ad esempio le albicocche, le mandorle, le ciliegie e le pesche.
Nella gran parte dei casi, il nome prugne viene utilizzato per individuare tutte quelle varietà che si ottengono dall'ibridazione di numerose specie del Vecchio Continente
La pianta di prugne si caratterizza per essere un albero dalle dimensioni particolarmente ridotte, anche in virtù del fatto che la sua altezza non va oltre i tre metri. Inoltre, questo albero presenta delle foglie caduche, con una colorazione tipicamente verde scura, mentre in molti casi hanno un apice che è notevolmente arrotolato verso il basso, con una forma tipicamente ovale.
Inoltre, i fiori dell'albero delle prugne si caratterizzano per sbocciare nel corso della stagione primaverile, senza dimenticare come su diverse varietà si sviluppino ancora prima che faccia la sua comparsa il fogliame.
I fiori della prugna presentano una tipica colorazione bianca, con una forma a stella e sono spesso raggruppati in mazzetti.
Dopo che vengono a sbocciare i fiori, ecco che è la volta dei frutti, che possono assumere una colorazione piuttosto variegata, che parte dal verde acido fino ad arrivare al viola porpora, senza dimenticare anche un gran numero di tonalità del giallo, rosa e rosso (sopratutto in funzione dell'elevato numero di ibridazioni che si sono verificate nel corso dei vari secoli).
Varietà
Le cultivar di Prunus Domestica giapponese sono caratterizzate dal fatto di avere un periodo di maturazione che è incluso tra la metà del mese di giugno e gli ultimi giorni del mese di ottobre. Senza ombra di dubbio, è importante sottolineare come siano numerose le cultivar maggiormente diffuse, che vanno dalle più precoci fino a quelle che maturano con maggior ritardo.
Una delle cultivar della Prunus Domestica maggiormente diffusa è rappresentata da quella chiamata “Sorriso di Primavera” (che viene spesso sfruttata alla stregua di un impollinatore), ma troviamo anche quella che prende il nome di Shiro (cultivar di riferimento, la cui epoca di maturazione è compresa tra il 5 e il 10 luglio), la varietà Oblinaja, Black Gold, Black Diamond, Fortune, Angeleno e Autumn Giant.
Le cultivar nipponiche si caratterizza per produrre un frutto dalla forma tipicamente sferica o a forma di cuore, mentre la colorazione può essere gialla, rosso vinoso, viola o nera.
Per quanto riguarda le Prunus Domestica del Vecchio Continente, è importante sottolineare come l'epoca di maturazione è compresa tra gli ultimi giorni del mese di luglio e il mese di settembre. Le cultivar maggiormente diffuse sono la California Blue, la Friar, l'Empress, la Stanley (che è anche la varietà di riferimento, la cui maturazione avviene nel corso della prima settimana di settembre) e President.
Le Prunus Domestica del Vecchio Continente si caratterizza per svilupparsi con una forma ovoidale ed una colorazione tipicamente gialla (le vecchie varietà ad utilizzo familiare, come ad esempio la Regina Claudia Gialla) e viola.
Tecniche di coltivazione
Le forme di allevamento per la pianta della prugna si caratterizzano per essere a vaso basso, senza dimenticare il sistema a palmetta irregolare, il metodo a palmetta libera.
La potatura della prugna, invece, trova il suo fondamento sulla differente tipologia di fruttificazione, a cui poi è necessario affiancare anche degli interventi di contenimento che riguardano le dimensioni della pianta stessa, oltre alla rimozione di rami in soprannumero.
Per quanto riguarda la Prunus Domestica del Vecchio Continente, bisogna sottolineare come abbia la capacità di lasciare un ottimo quantitativo di gemme, anche se in questo caso sarà necessario intervenire con delle potature più importanti ed intense.
Altre tecniche di coltivazione che si possono utilizzare con la pianta della Prunus Domestica rispondono al nome di fusetto, che viene sfruttato per le cultivar da industria, visto che si esegue la raccolta meccanica, senza dimenticare anche il vasetto ritardato e l'ipsilon trasversale.
Concimazione
La Prunus Domestica è una pianta che si sviluppa senza particolari problemi sopratutto in tutte quelle occasioni in cui viene piantato all'interno di terreni caratterizzati da una buona profondità ed a medio impatto.
La preferenza va, senza ombra di dubbio, anche per tutti quei terreni argillosi, a patto però che abbiano un buon livello di drenaggio.
Mediante la concimazione c'è la possibilità di apportare al terreno i più importanti elementi minerali, che sono estremamente necessari per la crescita e la produzione delle piante, come ad esempio l'azoto, il potassio e il fosforo.
L'azoto è, senza ombra di dubbio, la componente dalla maggiore importanza, dal momento che permette un ingrossamento dei frutti: è importante, però, fare molta attenzione alla somministrazione, in modo tale da evitare che i frutti si espongano eccessivamente alle spaccature che si formano in seguito alle precipitazioni.
Al contrario, una lacuna per quanto riguarda questo elemento può provocare un ridotto sviluppo vegetativo, oltre anche alla caduta delle drupe, mentre se la pianta presenta un eccesso di azoto, allora le prugne saranno caratterizzate da una colorazione più sbiadita e da una maturazione tardiva.
E' fondamentale somministrare un elemento importante come l'azoto in 2-3 interventi distinti; il primo deve essere effettuato al termine della stagione estiva, nell'epoca che segue la raccolta, per poter garantire un migliore conservazione delle sostanze di riserva che verranno sfruttate dalla pianta, mentre il secondo intervento si dovrà eseguire dalla ripresa vegetativa fino all'allegagione compresa e, infine, il terzo intervento è quello che dovrebbe avvenire in seguito all'allegagione e, probabilmente, nel corso dell'accrescimento dei frutti.
Un altro elemento fondamentale è rappresentato dal fosforo, che garantire una migliore fioritura e una più corretta attività delle radici: nei terreni molto calcarei se ne può trovare in quantità estremamente ridotte, dal momento che ha tendenza ad essere insolubilizzato e, in queste situazione, si consiglia di operare con delle somministrazioni di fosforo annuali, con dosaggi che somigliano molto a quelli delle asportazioni, da effettuarsi durante la stagione autunnale (insieme al potassio).
Un terzo elemento fondamentale è quello del potassio, che risulta di grande importanza per garantire una produzione di qualità, visto che consente di ottenere delle prugne più colorate, ma anche più dolci ed acidule.
Nel momento in cui si deve fare i conti con dei terreni piuttosto sciolti, allora il consiglio è quello di effettuare la concimazione con fosforo insieme al potassio durante gli ultimi giorni del mese di febbraio, in modo tale da tener lontani i fenomeni di lisciviazione a carico del potassio.
La concimazione fogliare garantisce un buon apporto di un altro importante elemento come il calcio, che è in grado di apportare alla pianta una più elevata resistenza meccanica che caratterizza i tessuti vegetali.
L'irrigazione è un'altra operazione di grande importanza, sopratutto durante la fioritura, l'allegagione e l'accrescimento del frutto: è fondamentale conservare un'attività vegetativa continua, senza provocare degli inutili quanto dannosi stress idrici.
Raccolta
La raccolta dei frutti prodotti dalla Prunus Domestica si caratterizza per essere compresa in un periodo di tempo piuttosto ampio, che parte dal mese di giugno e arriva fino a quello di ottobre. Bisogna anche sottolineare come, in un gran numero di occasioni, è capitato di avere a che fare anche con cinque raccolte.
Dal punto di vista della momento ideale per la raccolta, esistono degli indici di maturazione che permettono di capire quale sia il periodo migliore per svolgere tale operazione: infatti, si parte dal grado rifrattometrico per arrivare alla resistenza della polpa (che viene misurata con un particolare strumento che prende il nome di Penetrometro), il rapporto tra i solidi solubili e il grado di acidità totale e, per ultimo, la variazione della colorazione che caratterizza il fondo della buccia delle prugne.
La prima raccolta che viene messa in atto si può considerare sempre come quella migliore, mentre è la terza quella che garantisce i frutti di seconda qualità. Per quanto riguarda, invece, l'operazione di essiccazione, bisogna sottolineare come sia necessario ritardare la raccolta.
Infine, le prugne si possono mantenere all'interno del frigorifero, ma solo per dei periodi piuttosto limitati, dal momento che si tratta di frutti che non sono in grado di sopportare i trattamenti termici di conservazione, visto che vanno, con grande frequenza, incontro all'imbrunimento della polpa.
Avversità
Per quanto riguarda i pericoli principali che possono colpire la pianta di Prunus Domestica, dobbiamo sottolineare come una delle più importanti minacce sia rappresentata dal cancro batetrico delle drupacee, lo Pseudomonas mors-prunorum, ma è un elevato grado di pericolosità è rappresentato anche dalla maculatura batterica, ovvero lo Xantomonas campestris pv pruni.
E' importante anche tenere in considerazione altre minacce, seppur leggermente meno pericolose in confronto a quelle citate in precedenza, che sono comunque in grado di danneggiare la pianta di Prunus Domestica: stiamo facendo riferimento, principalmente, alla Sharka o Plum Pox Virus, che viene trasmessa da un numero particolarmente elevato di afidi.
All'elencazione di questi tipi di malattie che possono colpire la pianta di prugne, dobbiamo rispondere con la capacità di resistenza della Prunus Domestica, il cui miglioramento genetico permette di affrontare queste minacce.
Per ultimo dobbiamo sottolineare come, tra le malattie meno frequenti che possono attaccare la pianta di Prunus Domestica, troviamo anche la Fitoplasmosi (in particolar modo sulle varietà cino-nipponiche), Moniliosi, con Monilia laxa e fructigena e, infine, sono presenti anche svariate tipologie di lepidotteri, tra cui è importante evidenziare la tignola e diversi afidi.