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Pseudo autrici CONTRO la pirateria

Creato il 27 ottobre 2014 da Stefaniabernardo
Questo è uno dei pochi casi in cui la parola pirateria non mi evoca avventure, isole e combattimenti. Anzi mi fa prudere le mani! Per onestà intellettuale dico subito che non mi va di fare la persona dura e pura. Chi non ha peccato scagli la prima pietra. Nell’era di internet credo che sia capitato a tutti di scaricare qualcosa per vie traverse. Detto questo, se mai l’autore dell’opera che abbiamo trafugato bussasse alla nostra porta facendoci notare di aver commesso una cosa illegale, beh credo che la reazione più appropriata sia un semplice e sincero mea culpa. Ma il mondo è vario e non tutti reagiscono allo stesso modo.Pseudo autrici CONTRO la pirateriaÈ il caso di numerosi gruppi su facebook in cui vengono spacciati pdf piratati. Si tratta di romanzi che costano tra gli 0,99 cent e i 3 euro. Gli autori, nella maggior parte dei casi, sono poveri emergenti auto pubblicati o di case editrici medio-piccole. Insomma tutta gente che non ha alle spalle uno stuolo di avvocati in grado di difenderli o di oscurare questi siti/pagine.Dunque, che fa l’autore/editore se si accorge di quello che sta avvenendo? Contattata chi sta piratando i libri comunicandogli che la cosa è ILLEGALE oltre che irrispettosa per il lavoro altrui. La risposta però non è stata un mea culpa, anzi, gli autori/editori in questione sono stati chiamati pseudo –autori, come a dire che, visto che sono emergenti e semi sconosciuti, non si possono fregiare del titolo di autore e che di conseguenza non si possono lamentare se, dopo tanta fatica, si vedono il loro lavoro passato di mano in mano peggio di una puttana ( e qui cito una delle mie care amiche di penna xD). E aggiungono pure che devono ringraziare se si scambiano i pdf perché così almeno il loro lavoro viene letto.Oltretutto, ripeto sono ebook che costano poco più di un caffè. Sono romanzi che talvolta vengono messi in promozione gratuita dagli stessi autori che durante l’anno organizzano decine di give-away .Come ho già detto, a tutti è capitato di piratare qualcosa, per risparmiare, per vedersi una serie tv, i motivi sono tanti che ci possono spingere a usare le vie traverse. Il punto è che se bussano alla tua porta chiedendo di smetterla, tu devi farlo. Perché se ami così tanto leggere, dovresti anche sapere quale meticoloso lavoro esiste dietro un romanzo e dovresti anche essere consapevole di quanto sia faticoso per un piccolo/medio editore o per un autore indipendente, pubblicare, pubblicizzare e far conoscere la propria opera. Quei pochi centesimi a cui viene venduto l’ebook non sono un modo per fare soldi, perché nel campo dell’editoria italiana al massimo poi guadagnare qualche spicciolo, non diventi milionario. Sono il prezzo simbolico della fatica, della dedizione e dell’impegno che uno ci mette facendo questo LAVORO. Ecco, perché è anche il caso di chiamare le cose con il loro nome. Uno scrittore potrà avere un altro lavoro che gli permette di campare, potrà essere disoccupato, ma se scrive e pubblica sta LAVORANDO. Certo, lo fa per passione, per un suo bisogno interiore, lo fa perché preferisce passare il tempo libero in questo modo ma sta creando, e quando si crea si sprecano energie, passione, e impegno. Quindi quando si bussa alla porta dei pirati in questione, si chiede in realtà rispetto per questo LAVORO. E quindi forse un semplice scusa, non lo facciamo più sarebbe opportuno e non risposte sfacciate pretendendo anche di avere ragione e chiamando pseudo- autori chi è stato oggetto dello scambio illegale.Perché mie cari signori, qui di psuedo ci siete solo voi. Siete voi che siete PSEUDO lettori. Sì, non siete dei veri lettori. Se lo foste, avreste rispetto per i romanzi che avete tra le mani.

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