PSG-CHELSEA 3-1 – Il PSG c’è e fa sul serio. Successo pesante e meritato per la squadra di Blanc, che vede concreta la possibilità di agguantare la semifinale della coppa dalle grandi orecchie. E’ stato davvero un bel PSG, capace di sfornare un’ottima prestazione nonostante le due perle di diamante – Ibra e Cavani – non abbiano disputato un match all’altezza della loro fama. Ma con un Lavezzi così in palla, un Verratti ispiratissimo e tignoso, e un Pastore versione “rosanero”, anche la “serata-no” dei due tenori passa in secondo piano. Il Chelsea, in partita solo nel primo tempo, nella ripresa ha subito la costante spinta avversaria, dove – di fatto – non è mai riuscito seriamente ad impensierire Sirigu. Discutibile la scelta di schierare Schurrle come punto di riferimento avanzato, ruolo che, oggettivamente, poco si addice al tedesco, anche se l’alternativa Torres, subentrato a partita in corso, non era certo delle migliori. In vista della gara di Stamford Bridge, il PSG è certamente favorito, ma “mai dire mai”: come si sarebbe concluso il match se, al quarantesimo del primo tempo, lo splendido sinistro al volo di Hazard fosse terminato in rete anziché colpire il palo?
PRIMO TEMPO- Partenza micidiale della squadra di Blanc, che carica a testa bassa e, al terzo minuto, passa subito in vantaggio: Matuidi crossa in area di rigore, Terry respinge di testa, Lavezzi stoppa e lascia partire un fantastico sinistro di controbalzo che si insacca sotto la traversa. Parco dei Principi strabordante di entusiasmo, Chelsea sotto choc. Al dodicesimo, Ramires commette un brutto fallo ai danni di Lavezzi e si becca un sacrosanto giallo; il brasiliano, che risultava nell’elenco dei diffidati, salterà il return-match di Stamford Bridge. La squadra di Mou fa fatica a trovare sbocchi nella granitica difesa parigina, ma col passare dei minuti guadagna metri. Il primo tiro in porta del Chelsea è opera di David Luiz, bravo a saltare Verratti sulla trequarti ma non altrettanto abile nel calciare; per Sirigu è un gioco da ragazzi acciuffare la sfera. Al ventesimo, si pareggia il computo dei cartellini gialli: Alex stende Ramires lanciato in campo aperto e costringe il direttore di gare a comminargli una meritata ammonizione. Quattro giri di lancette ed è il PSG a farsi pericoloso con una ripartenza fulminante di Lavezzi, il tiro del calciatore argentino, contrastato da Cahill, si spegne sull’esterno della rete.
La gara si accende. Minuto venticinque, Thiago Silva entra in modo scomposto (e ingenuo) su Oscar all’interno dell’area : per il direttore di gara non ci sono dubbi, è rigore. Dal dischetto si presenta Hazard, che spiazza Sirigu e riporta il punteggio in parità. Il PSG si rifà vivo dalla parti di Cech alla mezz’ora: Verratti si inventa uno splendido spiovente a tagliare il campo, Jallet crossa in mezzo per Lavezzi, che calcia di prima intenzione ma non impensierisce Cech. Passano dieci minuti e il Chelsea va vicinissimo al raddoppio con Hazard che, imbeccato da un cross dalla destra di Willian, calcia al volo di sinistro e coglie il palo. In chiusura di frazione, il PSG reclama un calcio di rigore per un presunto fallo di Cahill ai danni di Cavani, ma Mazic non ravvede gli estremi per la concessione del penalty.
SECONDO TEMPO- Non ci sono cambi durante l’intervallo: si riparte dagli stessi ventidue protagonisti dalla prima frazione. La squadra di Blanc parte a “razzo” e costringe il Chelsea sulla difensiva. Prima occasione per gli uomini di Blanc al sesto, il colpo di testa di Lavezzi, ben imbeccato da un cross di Matouidi dal lato sinistro, sfiora l’incrocio dei pali e termina alto. Il Chelsea, dopo aver subito l’ottimo avvio dei parigini, mette in campo grinta e carattere. E la partita diventa incandescente. Primo cambio al sessantesimo: fuori uno spento Schurrle (schierato, fuori ruolo, come punto di riferimento avanzato dei Blues), dentro Fernando Torres. Passano solo tre minuti dal cambio operato da Mou: Lavezzi calcia un a punizione dalla sinistra, David Luiz impatta volontariamente la sfera e la deposita alle spalle di un incerto Cech. Esplode il pubblico di casa: PSG in vantaggio. La squadra inglese reagisce, mette in ansia la retroguardia parigina ma trova sulla sua strada un monumentale Thiago Silva, autore di alcune chiusure strepitose che riscattano, in parte, l’errore commesso in occasione del rigore concesso al Chelsea.
Brutta tegola per il PSG al sessantottesimo: Ibra cade a terra e deve lasciare il campo in favore di Lucas; per l’ex Lanciere, sospetto stiramento alla coscia. Ottimo impatto sul match per Lucas che, dopo solo quattro minuti dall’ingresso in campo, si rende protagonista di una strepitosa serpentina prima di scaricare a sinistra per Cavani, che – al limite dell’area di rigore – vanifica tutto con un approssimativo controllo del pallone.Ad un quarto d’ora dal termine, standing ovation per Verratti che, leggermente affaticato, viene sostituito da Cabaye. Ed è proprio il neo-entrato, dopo solo cinque minuti dal suo ingresso sul rettangolo di gioco, a rendersi protagonista di un tiro dalla media distanza, alto sopra la traversa. Ancora PSG nella battute finali, ma il destro a giro di Cavani, giunto al termine di uno straordinario spunto personale, termina fuori di un non nulla. A cinque dal termine, scintille fra David Luiz e Cavani che, dopo esser quasi venuti alle mani, vengono ammoniti da Mazic. Ma la perla della serata, al secondo minuto di recupero, la regala il neo-entrato Pastore, che salta tre uomini con un abile gioco di gambe e fulmina Cech sul palo di competenza. Il PSG vince meritatamente con due gol di scarto e vede sempre più vicino l’accesso in semifinale. Ma a Londra sarà sicuramente battaglia.
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