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PSG e Manchester City guidano la truppa dei 20 club sanzionabili per il Fair Play Finanziario

Creato il 15 aprile 2014 da Tifoso Bilanciato @TifBilanciato

Fair Play Finanziario. Se ne parla dal 2009 (anno in cui è stato introdotto) ma il mese di aprile 2014 sarà il primo vero momento per capire se si è trattato di un bluff (anche se a buno fine), oppure se la normativa reggerà l'urto e potrà costituire una base, magari perfettibile, per riportare il mondo del calcio nell'ambito di criteri di gestione più sani ("non spendere più di quello che incassi").

Nelle ultime settimane si sapeva che il CFCB (Club Financial Control Body), l'organismo incaricato dalla UEFA di raccogliere i dati delle squadre interessate a partecipare alle competizioni europee, valutarli ed emettere la decisione in merito all'aderenza o meno delle stesse ai criteri stabiliti dalla normativa, stava approfondendo le indagini su 76 squadre.

Secondo il Telegraph, tuttavia, dopo le ultime verifiche ed interviste, il numero di Club che rischiano veramente una sanzione è sceso a meno 20, con i casi più eclatanti rappresentati dal Paris Sairt-Germain e dal Manchester City

Per ambedue i club, sebbene con valori assoluti diversi, il punto del contendere nasce dalla regola che prevede una particolare attenzione ai cosiddetti "rapporti con parti correlate", cioè a dire – nel caso specifico – sponsorizzazioni provenienti da aziende che sono direttamente o indirettamente legate all'azionista di riferimento della società. In questi casi, la UEFA provvederà a riconsiderare le sponsorizzazioni non per il valore effettivamente fatturato dal Club ma identificando il cosiddetto "valore normale", cioè l'importo che lo stesso sponsor avrebbe ragionevolmente versato ad un altra squadra di calcio della quale non fosse parte correlata.

Cosa rischiano le squadre?

Le sanzioni previste dal Regolamento sul Fair Play Finanziario sono nove e passano dal semplice "avviso" fino a giungere al possibile "ritiro di un titolo o premio conquistato":

UEFA FFP misure disciplinari

Vi è da dire che in occasione dell'emissione del nuovo Regolamento dello UEFA CFCB è stato introdotto un importante cambiamento: fino ad oggi il CFCB, al termine delle indagini, poteva decidere di chiudere il caso, inviare il file alla Camera Arbitrale per le valutazioni del caso, oppure "prendere ogni altre iniziative ritenuta opportuna".

Nella nuova formulazione, invece, le azioni sono state maggiormente dettagliate e circoscritte. Al termine delle indagini il CFCB può ora decidere di:

  • chiudere il caso, senza conseguenze per la squadra;
  • concludere con la squadra un accordo transattivo;
  • applicare, con l'accordo della squadra, tre tipi di misure disciplinari: avvertimento ("warning"),  ammonizione ("reprimand"), una multa fino ad Euro 100.000;
  • inviare il file alla Camera Arbitrale per le valutazioni del caso.

Interessante la definizione dell'accordo transattivo, che viene riportata nell'art. 15:

Article 15 – Settlement agreement

1 Settlement agreements pursuant to Article 14(1)(b) shall take into account, in particular, the factors referred to in Annex XI of the UEFA Club Licensing and Financial Fair Play Regulations. Such agreements may be deemed appropriate in circumstances which justify the conclusion of an effective, equitable and dissuasive settlement without referring the case to the adjudicatory chamber.

2 Settlement agreements may set out the obligation(s) to be fulfilled by the defendant, including the possible application of disciplinary measures and, where necessary, a specific timeframe.

3 The CFCB chief investigator monitors the proper and timely implementation of the settlement agreement.

4 If a defendant fails to comply with the terms of a settlement agreement, the CFCB chief investigator shall refer the case to the adjudicatory chamber.

In pratica questa procedura dovrebbe essere applicata in tutti quei casi in cui il Club, pur essendo responsabile di violazioni gravi della normativa sul Fair Play Finanziario (diversamente possono essere utilizzate le tre sanzioni disciplinari previste esplicitivamente all'art. 14), in qualche modoconvinca il CFCB che ha iniziato un percorso virtuoso che, pur non avendo ancora portato un risultato concreto (leggi: un allineamento ai parametri richiesti), ciononostante è meritevole di attenzione e di un approccio più soft.


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