Dopo la fortunata serie di incontri con locali pieni e vuoti di cui si è parlato in qualche articolo più vecchio, adesso facciamo finta di entrare in un locale. Devo dire che facciamo finta perché vi ricordo che comunque siete arrivati sulla nostra nave e probabilmente non lascerete più. A patto che corrompiate Lordbad.
Comunque. Entriamo in un locale. Anche qui la psicologia del senso piucchecomune ci permetterà di analizzare situazioni al limite dell’abbonamento dallo psicanalista. Appena entriamo, abbiamo la sensazione che tutti ci guardino. Proprio noi, lo straniero. Già mi immagino le porticine del saloon, noi che entriamo con il calcio, le nostre Converse con lo sperone e uno che dice: “Billy, portami da bere”.
Niente di tutto questo: tutti vi guardano perché :
a. avete un amico/a da paura
b. avete un amico/a che fa paura
c. avete una paura che fa amico/a
Siete entrati, un lungo corridoio vi separa dall’agognato bancone. No, prima troviamo il tavolo. La ricerca del tavolo, è risaputo, è l’inizio censurato del libro della giungla. Come avrete modo di notare ci saranno tartarughe ninja dappertutto, tra voi e il tavolo trovato. Tutti tenteranno di sporcare la vostra maglietta pulita messa solo per uscire. Ecco che si apre la seconda scena: ora siete Neo. State schivando i colpi. Certo, schizzi di birra, pallottole di ketchup e/o mayonese, starnuti arrivati a rallentatore sulla vostra schiena, unghie forcinate che penzolano dalle sedie.
Lo sgambetto finale. Ma ce l’avete fatta. Ora avrete cuore di chiamare Mc Guyver. Hey Mac? Hey ciao Tom da quanto tempo! Sei una pippa.
Dovete ordinare. Ordinare: la parola risuona vuota nella vostra testa. L’ultima persona che avevate sentito ordinare era il sergente Hartman. Lui ordinava. C’era chi obbediva e gli portava senza fiatare rum&coca. Voi non siete il sergente Hartman. Siete il soldato Palladilardo e dovete montare e smontare la cameriera che non arriverà. Allora decidete di alzarvi dal tavolo. Dite al vostro amico di aspettarvi un attimo. L’attimo fuggente che durerà all’incirca l’intera serata.
Ecco cosa intendo. Ordinare un mojito.
Arrivate al bancone. Chiedete due mojito. Sapete che i barmen sono creature infide. Loro cercano di sfidare la vostra intelligenza o non capiscono cosa sia l’intelligenza. Due mojito, per favore. Qui si aprono vari universi. Il tipo vi risponderà:
a.Yo no hablo espanol, senor.
b. Abbiamo fumato già tutta la menta.
c. Non abbiamo il mojito, ma possiamo benissimo portarti la coca-cola con ghiaccio.
Era destino. Era destino che quella serata non era la tua serata. Ritornerai indietro, sconfitto, con due coca-cole con il ghiaccio già sciolto. Il tuo amico avrà fatto amicizia con altri. Scopri che anche lui ha il pollice verde. Già stava parlando di menta.