Magazine Bellezza

Psicologia dell'abbigliamento: i conflitti nel nostro armadio

Da Susanna Murray

Psicologia dell'abbigliamento: i conflitti nel nostro armadio

fashionista.com


La scorsa settimana sono stata molto impegnata per progetti vari che in questo periodo mi portano via molto tempo, ma ho avuto modo di scrivere un post che trovo utile a chi sta iniziando ad interrogarsi sul rapporto con il proprio corpo, la propria immagine corporea e ... il proprio guardaroba!
Ho tentato di fare una breve distinzione tra chi vive un rapporto complesso con il proprio modo di vestire e le differenti tipologie, che spesso incontro nel mio lavoro.

Psicologia dell'abbigliamento: i conflitti nel nostro armadio

helen mccoy


Ci sono donne che infatti non riescono a staccarsi da abiti ormai smessi e continuano ad ammassare tutto in un unico armadio: taglie diverse, stili diversi appartenenti ad epoche differenti della propria vita ( è difficile far coesistere t-shirt adolescenziali con rigorosissimi tailleur), che non indossano mai.
Oppure persone che non riescono proprio a guardarsi in modo obiettivo allo specchio e sbagliano misure: si scoprono troppo o si coprono troppo, ma nessuna è davvero consapevole di poter esprimere se stesse e a volte anche i propri conflitti con la propria immagine corporea, ma soprattutto con la propria identità.

Psicologia dell'abbigliamento: i conflitti nel nostro armadio


Se volete saperne di più e leggere l'intero post potete andare sul blog di La Diva delle Curve, che mi ha ospitato per questo guestpost e che è impegnata, come me, nel fare sensibilizzazione nell'ambito della body acceptance.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog