Prepararsi ad un concorso per Dirigente Psicologo necessita di requisiti multifattoriali: studio, ricerche, molta fortuna e altro ancora. Il concorso presenta tre prove d’esame ognuna propedeutica a quella successiva e per ogni prova è possibile non essere giudicati idonei.
1) La prima prova è detta “prova scritta” ed è così citata dai bandi: “IMPOSTAZIONE DI UN PIANO DI LAVORO SU UN CASO PSICO-PATOLOGICO presentato dalla commissione sotto forma di storia psico-clinica scritta o di colloquio registrato E PROPOSTE PER INTERVENTI RITENUTI NECESSARI oppure SOLUZIONE DI QUESITI A RISPOSTA SINTETICA inerenti alla disciplina a concorso”. La consegna ci dice che possono verificarsi due possibilità:
La presentazione di un caso. Occorre analizzare il materiale ricevuto, indicare come si procede per arrivare ad una diagnosi (colloquio, test, invio), fare un’ipotesi diagnostica e proporre interventi appropriati per iscritto. (Es.è diffusa nelle Marche)
Domande a risposta sintetica o multipla. Questa prova è più utilizzata nei casi di un numero elevato di partecipanti al concorso perché è altamente selettiva. (è diffusa in Emilia-Romagna; Es. Indicare i sintomi che caratterizzano nello specifico una Diagnosi di Depressione Post-partum; Indicare e presentare il test di misurazione dell’efficacia terapeutica; Indicare i costrutti psicologici caratteristici della valutazione alla genitorialità).
COME PREPARARSI E COSA STUDIARE: Di norma nel bando non sono date indicazioni sugli argomenti d’esame (esistono però delle eccezioni Es. Concorso per Dirigenti Psicologi all’Ospedale di Pesaro) per questo è bene informarsi circa i posti che si andranno a ricoprire (es. Oncologia, UMEE, DDP, DSM, etc) e circa la commissione, chi vi appartiene, di cosa si occupa, quali strumenti utilizza e se è già stata nominata per altri concorsi e come sono stati svolti. (Es. In Emilia-Romagna la stessa o simile commissione è stata nominata per numerosi concorsi e ha proposto pressoché lo stesso stile). Tutte queste informazioni si possono trovare su internet o attraverso l’aiuto di colleghi che hanno già partecipato a concorsi e trarne importanti argomenti di studio. Alla base è fondamentale studiare e conoscere perfettamente il DSM IV.
2) La seconda prova è detta “prova pratica” : “ESAME DI UN SOGGETTO RACCOLTA DELLE ANAMNESI E DISCUSSIONE SUL CASO oppure ESAME DEI RISULTATI DEI TEST DIAGNOSTICI E DIAGNOSI PSICOLOGICA. La prova pratica deve essere illustrata anche per iscritto”. Anche qui esistono due opzioni:
Esame di un soggetto. E’ simile alla prima opzione della prima prova ma è più dettagliata e precisa. (è meno usuale)
Risultati di test. E’ la più frequente, il test è spesso l’MMPI-2 oppure più raramente il WAIS o WISC, in alcuni casi è stata presentata la SCID II. La prova si svolge in due momenti: l’esecuzione scritta prima e in seguito l’esposizione orale della stessa.
COME PREPARARSI E COSA STUDIARE: Anche qui alla base occorre conoscere perfettamente il DSM IV. Inoltre, è bene studiare i test più frequenti: MMPI 2, WAIS, WISC e SCID II. Fondamentale è l’MMPI 2 perché è frequentissimo e va analizzato dettaglio per dettaglio scala per scala. Un corso breve su questo test è molto utile a chi non lo usa abitualmente.
3) La terza prova, e non per questo la più semplice, è la “prova orale”: “SULLE MATERIE INERENTI ALLA DISCIPLINA A CONCORSO nonché SUI COMPITI CONNESSI ALLA FUNZIONE DA CONFERIRE” Esistono due o tre domande impostate, da leggere e rispondere oralmente, di solito le domande sono identiche per tutti per questo motivo dopo la prova non si hanno contatti con i concorrenti rimanenti. (Es. 1- Indichi i sintomi necessari a definire una diagnosi di attacco di panico e gli interventi consigliati. Cos’è l’EMDR e come si svolge?; 2- Presenti quanti più tipi conosce di Depressione. Cos’è la Psicologia del Benessere e come funziona?)
COME PREPARARSI E COSA STUDIARE: Il DSM IV è fondamentale anche per questa prova. Come sono importanti le informazioni ottenute circa i ruoli da ricoprire nel Servizio e le informazioni sulla commissione e il suo modo di lavorare (ai concorsi e nei Servizi di appartenenza). Queste informazioni potranno indirizzarvi su alcune patologie piuttosto che altre e su alcuni trattamenti terapeutici piuttosto che altri. E poi un po’ di fortuna non guasta mai!
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