Psicopatologia della fauna condominiale

Da Romina @CodicediHodgkin

Diciamocelo chiaramente. Se il vecchio zio Sigmund (Freud) fosse ancora vivo non solo gli troverei un grande argomento di studio, ma riceverei da parte sua anche una bella stretta di mano e tanta, tanta compassione. Il nuovo oggetto di studio sarebbe questo: psicopatologia della fauna condominale.

La situazione, come ho già accennato in alcuni post, è a metà strada tra il peggior Tim Burton e il Rocky Horror Picture Show. Io sono satura. Non ce la faccio più. Me ne voglio andare. Un po’ per volta, ho deciso di sottoporvi la situazione, una famiglia alla volta.

Primo Piano:

lo psicovicino che tutti si augurano di non trovare mai. Il tipo vive da solo con un rotweiller che pesa più di me e che utilizza in modo improprio per terrorizzare le bimbe dell’ultimo piano (e la sottoscritta). Non mi risulta lavori, visto che ha degli orari e una propensione agli stupefacenti che non gli consentono una vita lavorativa regolare. Suppongo spacci o roba simile visto che tempo fa si lamentava, urlando sul balcone, che la finanza gli ha bloccato tutti i conti. Prima, però, con lui viveva la nonna. Urla e botte ogni sera. Conosco ogni singolo Carabiniere di Roma Nord. Finché, un giorno, la nonna è misteriosamente scomparsa e al suo posto è arrivata una macchina sportiva. La nonna temo attualmente alloggi o nel freezer o, nella migliore tradizione fiabesca, nella pancia del cane. Se qualcuno conosce un cacciatore che passa di qui, lo avverta che c’è del lavoro per lui. C’è da dire, però, e non me ne vogliate, che da quando è sparita la nonna (e quando dico sparita non intendo dire che l’abbia fatta secca, anche se è quello che penso, intendo che proprio non so dove sia), non devo più preparare il caffè ai Carabinieri alle tre di notte. Si, perché con la nonna si litigava esclusivamente tra le 24:00 e le 3:00 del mattino. E la sveglia suonava PER ME, alle 6:30.

La parte peggiore, però, è che il tizio prova l’impulso irrefrenabile di condividere con noi altri condomini quello che fa. Esterna, il ragazzo. Ci rende partecipi. E le attività sono molteplici.

Decide di fare ginnastica in casa? l’orario per l’attività fisica casalinga è tra le 20:00 e le 21:00. Mette Lady Gaga a tutto volume e inizia a urlare come un forsennato “UNOOO, DUEEE, TREEE”, poi ricomincia da uno perché non sa cosa ci sia dopo il tre.

Decide di rientrare strafatto a notte fonda? Impreca per le scale e abbatte a spallate la porta perché non riesce ad imbroccare la chiave nella serratura. E io mi sveglio con i muri che tremano e il cuore in gola perché svegliarsi di botto con certi strilli è un po’ traumatico. Io tempo fa, sono rientrata a casa ciucca persa perché la barista non si è regolata col rum nella Caipirowska e non mi tenevo in piedi per le scale di casa, ma mica ho fatto quel casino. Mi sono seduta sul primo gradino e ho salito due piani strisciando sul sedere sotto gli occhi di un contrariato ed esterrefatto Maschio Alfa che da allora va sempre personalmente al bancone dei locali a chiedermi drink rigorosamente analcolici. Però, ecco, non ho fatto rumore.

Il sabato mattina vorrebbe portare a spasso il cane ma piove? Ci si sveglia alle 7:00 con un paio di bestemmioni, che problema c’è.

Si porta una donna a casa? Dio ce ne scampi e liberi. Scusate il termine, ma se tromba lui lo deve sapere tutto il vicinato. E non sono urla di piacere. Un verso del genere, tipo cinghiale dissenterico e ferito, non sono ricollegabili con nulla di anche solo vagamente piacevole. Le giustificherei con un’operazione a cuore aperto senza anestesia. Una roba da svegliarsi di soprassalto con la tachicardia. Che poi, detto inter nos (tanto questo blog lo leggono appena 250/300 persone al giorno, è una confidenza tra intimi) io una lei l’ho sentita solo una volta. Ed ha urlato circa 20 secondo dopo di lui. Secondo me qualcosa non tornava. La prima volta che ho sentito quei versi, ho passato la notte insonne, pronta a chiamare i Carabinieri. La mattina dopo, con due occhi abbottati che parevo la rana Kermit, incazzata come solo una notte in bianco mi rende, gli avrei mollato due calci alla porta e urlato “Senti un po’, Superman, non vorrei essere io a darti questa notizia ma una che urla in quel modo e con quella tempistica….FINGE!!!”. Ultimamente ha trovato un’altra donna. Donna, oddio, non garantisco l’appartenenza ai Sapiens. Fatto sta che ha ricominciato ad urlare in piena notte. Tempo fa, Maschio Alfa si è svegliato sui suoi soavi toni e, incazzato come una biscia, ha sottoposto alla mia attenzione il suo pensiero: dato che di donne non se ne sentono, la torbida relazione impropria è intrattenuta col cane. Comunque, qualche settimana fa, ho avuto la mia piccola vendetta. Quando non lavoravo, io la mattina mi alzavo molto presto e così ho fatto anche dopo l’ultima notte passata insonne a causa sua e dei suoi istinti bassi. Anche da casalinga, avevo da fare, non è che potessi alzarmi all’ora di pranzo perché lui s’era aveva fatto roBBa. Comunque, fatto sta che alle 9:00 il postino ha citofonato A ME per comunicarmi che A LUI era arrivata una multa ma non gli rispondeva al citofono. Mi sa che un sorriso come il mio non lo hanno fatto nemmeno lo Stregatto o la Strega Grimilde. Sapendo che il maledetto era in casa, ancora addormentato dopo la performance vocale della notte precedente, cosa ho fatto? Ho aperto al postino, l’ho fatto entrare nel palazzo e mi sono attaccata al campanello del deficiente per costringerlo ad aprire, poi l’ho affidato al postino. So che per averlo fatto alzare dopo mezz’ora di sonno per fargli recapitare una multa sarà il motivo per cui il mio cadavere verrà trovato smembrato, parzialmente divorato e infilato a forza in una valigia che riemergerà dal Tevere. Che poi, sentite, io vivo nell’incubo che le altre famiglie possano pensare che gli strilli vengano da casa mia…ci credete che l’ultima volta che ha fatto una scena simile, io il giorno dopo ho precisato con gli altri condomini che qualsiasi cosa sentano, non siamo stati noi?!

Litiga con la donna? Il momento ideale per litigare con la donna è alle 6:00 del mattino. Lui le cose le fa a orario e le 6:00 è l’ora del litigio. Lì lei si sente, eccome se si sente! Uh! Piccola belva. Comunque, le liti durano poco e sono praticamente dei monologhi (un po’ come le urla di altra natura…) e in quel caso comanda lei. Gli urli, comunque, durano poco. Generalmente finiscono alle 6:30, quando in casa mia suona la sveglia…

Deve parcheggiare la macchina? Lo fa piazzandola davanti al cancello, precisamente davanti alle cassette della posta. Il postino non può mettere nulla nelle ultime 4 cassette della fila perché il muso della macchina è attaccato al cancello. Questo significa che il povero postino deve mettere la posta di tutto il condominio nella prima cassetta, l’unica semi-raggiungibile, il che comunque implica un certo esercizio di elasticità, e il povero disgraziato del terzo piano deve infilare la corrispondenza di tutte le altre famiglie sotto le porte.

Ultimamente, ha preso un nuovo vizio: canta. Canta per le scale del palazzo. Canta delle robe improponibili. Poco fa è stata la volta di “Che sarà” dei Ricchi e Poveri. Ma ci rendiamo conto?!

Che poi, la cosa affascinante è questa. Sono episodi ciclici. C’è il periodo della ginnastica, il periodo della trombatio isterica, il periodo delle liti furibonde e il periodo delle cantate. E la cosa sbalorditiva è che c’è un orario per ogni cosa. Le sue attività si svolgono sempre agli stessi orari. Si litiga alle 6:00, si ciula alle 4:00, con la nonna ci si fa a botte solo tra le 24:00 e le 3:00 e così via…

Ora, io già lo so cosa state per chiedermi tutti: “ma non c’è nessuno che può parlare con questo matto?!”. La mia risposta è:”andate voi a parlarci?”. No, perché, io non ho paura di dire niente a nessuno, tendenzialmente, ma qui temo profondamente per la mia incolumità fisica. Il portavoce è il tipo del terzo piano. E’l’unico che riesce a parlarci.

Comunque, ecco, se in giro c’è chi ancora si stupisce che dopo 4 anni che vivo qui io ancora non mia rassegnata e mi sogni l’AXA (la torre d’avorio a Roma Sud dove sono nata) tutte le notti, sappiate che uno dei motivi è questo…

P.S.: questo post l’avevo preparato già ieri sera. Indovinate quale è stato il mio risveglio questa mattina alle 5:30?!


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