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Psychovox – La scelta

Creato il 28 aprile 2011 da Figurehead @figureheadblog

Fresco fresco di stampa mi sto gustando l’ascolto dell’ultimo disco degli Psychovox. Musica forte, intensa, che riflette il posto di provenienza. Non un agglomerato sub-urbano, non una foresta ma la Brianza, una tenue via di mezzo tra le due cose.

Psychovox La scelta
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Batteria e basso solidi e suonati con gusto si intrecciano a linee vocali e di chitarra che spingono le melodie al limite dell’obliquo, a dare un senso di inquietudine e rabbia. I testi riflettono tutto ció alla perfezione. Cantati dalla voce di Laura, bella e spontanea, roca e melodica, non eccede mai nella retorica o nell’ovvietá sfuggendo completamente alle leggi matematiche che vogliono che nel mezzo ci sia mediocritá.

AGGIORNAMENTO: Guarda il video di Preghiera

Fin dalle prime note si riesce ad intuire gli ascolti che hanno accompagnato questi ragazzi ma non aspettatevi citazioni di vari gruppi. Tutta la cultura musicale e le esperienze sono state ben masticate, digerite e risputate fuori con la loro stessa saliva. Dall’attacco deciso di Occhi Secolari e Altalena, fino al gran finale dilatato di Addio, passando per il violento abbinamento della ipnotica Jabura e il riff da pugni in faccia di il Divino é un album da consumare fino all’ultima goccia.



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