L'Associazione dei Club di calcio francesi(UCPF) ha appena pubblicato una relazione sullo stadio del calcio transalpino, per confrontare la situazione nazionale con quella degli altri principali campionati, in particolare dal punto di vista dell'impatto della fiscalità su questo sport.
Il documento, che potete leggere e scaricare liberamente al termine del post, tende a dimostrare che esiste un forte divario in termini di imposizione fiscale dei salari dei calciatori (anche prima della tassa del 75%) che rende il settore poco attraente per gli investitori stranieri e di fatto introduce una diseguaglianza che distorce la libera concorrenza.
L'UCPF ha prodotto inizialmente alcune slide di confronto dei principali campionati, soffermandosi in particolare sulle cosiddette "charges patronales" rappresentate dalla quota di oneri sociali (quelli che in Italia vengono versati all'INPS) a carico delle squadre:
Non conosciamo nel dettaglio le altre legislazioni, ma per quanto attiene l'Italia vi possiamo dire che la rappresentazione che viene data è fuorviante: vero che, da un punto di vista normativo, la quota di contributi sociali a carico del datore di lavoro (la Società) sarebbe pari a 1/3 del totale, ma innanzitutto l'aliquota INPS è pari al 27,72% (quindi 1/3 sarebbe pari al 9,24% e non al 5,5% come riportato nella slide).
A questo si aggiunga che nella realtà dei fatti gli stipendi dei calciatori vengono negoziati al netto del carico fiscale (sia IRPEF, sia INPS) e quindi alla fine il costo italianao è sempre è comunque il 27,72% contro un 31% francese: un divario decisamente inferiore.
Ciononostante l'analisi contiene molte informazioni interessanti e ve ne consigliamo una lettura.
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