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Pubblicità e donne, intesa con Iap per ritirare quelle offensive

Da Donnaperte

Dal Dipartimento delle pari opportunità leggo quanto segue:
Un accordo per rendere più efficace la collaborazione nel controllo e nel ritiro di pubblicità offensive e volgari. E' stato siglato nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi tra il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, e l’Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria.
"Grazie a questo Protocollo d’intesa il Ministero per le Pari Opportunità, cioè l’amministrazione preposta a vigilare sulle politiche femminili nel nostro Paese potrà chiedere il ritiro di una pubblicità, per la carta stampata o per la televisione,
 che svilisca l’immagine della donna o sia apertamente violenta o sessista", ha dichiarato il Ministro Carfagna. Che ha aggiunto: "I mezzi di comunicazione e il marketing possono avere un ruolo importante nella lotta contro gli stereotipi di genere, sono preziosi alleati per valorizzare la figura femminile nella sua complessità e molteplicità e dare una immagine corretta del ruolo delle donne nella società". Il Ministro ha precisato che "non si tratta di mettere in campo o prevedere alcuna forma di censura, che sarebbe in palese contrasto con la nostra Costituzione, ma che non possiamo non tenere conto dell’esigenza di mettere un freno alla giungla, di avere la possibilità di intervenire direttamente e velocemente quando ci troviamo di fronte ad un messaggio sbagliato o pericoloso". La pubblicità è uno strumento che ha un fortissimo impatto sulla società civile, ha ricordato il presidente dello Iap, Giorgio Floridia, e la qualità giova anche ai messaggi migliori: "Quando il giurì censura una pubblicità perché in contrasto con il codice di autodisciplina, i media rifiutano la pubblicità stessa; ciò ha un effetto inibitorio che tutela i consumatori ed interviene prima dell’eventuale sanzione pecuniaria, successiva", ha detto.
Il Segretario generale di Iap, Vincenzo Guggino, ha spiegato come "l’amministrazione potrà chiedere il ritiro di una pubblicità in tempo quasi reale, comunque entro 48 ore di tempo, completamente a costo zero”, riuscendo a monitorare la comunicazione pubblicitaria nella sua quasi totale interezza, dal momento che "Iap rappresenta diciotto sigle del mondo pubblicitario, oltre il 90% del mercato e già lavora da decenni su questo fronte".
Nel corso della conferenza stampa sono state mostrate alcune delle pubblicità delle quali, di sua iniziativa o dietro segnalazione di associazioni, il Ministro per le Pari Opportunità ha chiesto il ritiro nei mesi e negli anni scorsi.
   MIE CONSIDERAZIONI
Chi mi conosce sa che io ho sempre ammesso che arrotondo con i miei blog, se io non avessi i problemi che ho, farei volentieri a meno della pagina riservata ai servizi per adulti, e quelle ad essa correlate perchè comunque non è che ne vado fiera, ma i soldi servono e se ne servono di più di quelli che guadagni con il lavoro normale ti crei anche un doppio lavoro, ma che il Ministro  Carfagna decide di firmare un accordo del genere mi lascia un po' sconcertata.Vorrei chiederLe :
Caro Ministro Lei ha fatto un calendario sexy, non era forse pubblicità quella? Pubblicità avente come soggetto un corpo femminile?
Non Le è servito forse per guadagnare?Non Le è servito forse per farsi conoscere?Non Le è servito forse per farsi determinate amicizie e cominciare la sua carriera politica?

Pubblicità e donne, intesa con Iap per ritirare quelle offensive

e dopo...


Io ammiro chi lotta veramente per le donne, a titolo di esempio "Doppia Difesa", io sarei disposta anche subito a cancellare da questo blog i servizi per adulti, Lei è disposta a restituire tutto quello che Le ha sfruttato il suo calendario, è facile quando ci si siede in una poltrona comoda dettare leggi, avrei preferito un Suo Ragazze io per prima ho sbagliato, mettendo in vendita il mio corpo, non voglio che le donne pur di arrivare scendano ai miei livelli...Siete voi che dovete dare un esempio, se mia figlia vede che lei spogliandosi è arrivata dove sta ora, penserà che è così che deve andare il mondo.


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