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Pubblicità scandalo: vere provocazioni o finte strategie di vendita?

Creato il 17 novembre 2011 da Carolina88
Si dice che l'anima del commercio sia la pubblicità a maggior ragione se il commercio in questione riguarda la moda. Ma cosa succede quando è la stessa pubblicità a far parlare di sè lasciando il prodotto in secondo piano? Una bufera mediatica, esattamente quello a cui stiamo assistendo nell' ultima settimana.
Prima è stata la volta di "lola", profumo di punta dello stilista Marc Jacobs, censurato in Inghilterra perchè considerato troppo osè. La pubblicità vede la giovane attrice 17enne Dakota Fanning con una maxi boccetta del profumo adagiato tra le gambe. La posa è stata considerata dall'associazione dei consumatori sessualmente esplicita e la minore età della modella ha portato alla sua immediata censurata.
A me non sembra scandalosa. Sarà che siamo abituate a vedere corpi nudi anche per una pubblicità di copertoni, ma questa immagine in particolare non mi turba per niente. Allora mi chiedo: saranno mica maliziosi gli occhi di chi guardano, invece della bella Dakota???
Pubblicità scandalo: vere provocazioni o finte strategie di vendita?
Ancora più esplicite, se possibile, sono le immagini della nuova campagna pubblicitaria lanciata da Benetton appena qualche giorno fa e già ritirata a causa delle numerose proteste suscitate. Oggetto dello scandalo sono le immagini che ritraggono noti personaggi del mondo politico e religioso baciarsi sulle labbra grazie ad un abile e ben riuscito fotomontaggio. A suggellare l'unione la parola "UNHATE", nome della fondazione creata dalla stessa Benetton con lo scopo di promuovere la tolleranza nel mondo.
Pubblicità scandalo: vere provocazioni o finte strategie di vendita?
Pubblicità scandalo: vere provocazioni o finte strategie di vendita?
Pubblicità scandalo: vere provocazioni o finte strategie di vendita?
Ovviamente, l'immagine che ha suscitato le proteste più aspre e le conseguenti immediate scuse, è stata quella che ritrae il bacio tra il papa e un imam. D'altronde, la casa di moda italiana ci aveva abituato alle sue provocazioni fatte di suore che baciano preti e bambini bianchi allattati da mamme nere negli anni 90, per non parlare del fatto che ormai da decenni i lookbook vedono protagonisti bellissimi modelli di ogni origine razziale abbracciati e sorridenti.
Personalmente, non metto in dubbio il nobile scopo dietro queste immagini. Senza provocazione, non c'è reazione e la Benetton è riuscita magistralmente nel suo scopo. Ma, al contrario delle precedenti campagne, questa mi puzza un pò di furbata. Pensavano davvero di farla franca punzecchiando la sensibilità religiosa? Ed in tempi di crisi e fragili rapporti internazionali come quello attuale, pensavano davvero che i baci politici sarebbero stati ben accolti? Ma volendo sorvolare su quest'ultimi (a mio avviso moooolto divertenti!), pensavano sul serio che i cattolici non ne avrebbero risentito scatenando un putiferio? Io non credo. Permettetemi di dire che ci troviamo difronte ad un caso esemplare di pubblicità fine a se stessa, creata appositamente per far parlare di sè, indipendentemente dalla promozione di qualcosa. Ed è un vero peccato perchè la tolleranza in tempi di estremismi religiosi e rivolte popolari andrebbe proprio promossa. Si è persa l'occasione per parlare di un grande progetto, UNHATE appunto, e coinvolgere quante più persone possibile in giro per il mondo. Credete che adesso si otterrà lo stesso risultato? Lo trovo improbabile.
Qual è la vostra opinione al riguardo? La pensate come me oppure no? Sono proprio curiosa!
P.S.: Ma quanto sembra vero il bacio tra Obama e Hu Jintao?! Io lo trovo impressionante!
Alla prossima,
Kiss!!
C.

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