Puffi, pandori, ritardi e chiusure. Un radar da riparare ?

Ieri sera avrei voluto vedere il film di Checco zalone. Mi metto un berretto di lana verde, uguale alla sciarpa che ho comprato in quel negozio che finisce in ton. Ginko mi dice che sembro un puffo mentre si mangia una fetta di pandoro con la nutella e lo zucchero a velo. Lo mando affanculo per la prima volta ma con tanto affetto. E' ancora in mutande , tarderemo come al solito. Quando arriviamo all'orrida multisala vediamo sui monitor azzurri che la sala è già completa . Perdiamo la possibilità di vedere il film. E Ginko mi parla del suo nuovo ragazzo e sono molto felice che sia felice. Anche la gelateria nel viale è chiusa e il pub nella piazzetta. Gli propongo la caritas ma non sappiamo dov'è. E allora si va all'altro locale con il nome di rettile. Il pub è pieno e ci sono modellini di velieri sul soffitto, poca luce, una cameriera abbronzatissima , un barista discreto.occupiamo il tavolino dietro la porta che si apre ogni due minuti con una folata di vento freddo e un gruppetto di ragazzi e ragazze con sempre la stessa faccia interrogativa. La cameriera lampadata cerca sempre di appioppargli il mensolone con gli sgabelli , ma tutti se ne vanno un po' perplessi. Parliamo della delusione per come si sta comportando un nostro comune amico, sempre più acido e triste e della gayezza di un altro ragazzo incontrato al cinema. La cosa mi sorprende. Non l'avrei mai detto. Comunque ci sono le prove provate . Dovrò mica cambiare le pile al radar ? Strano non mi tradisce mai......