Qualche giorno fa per caso ho letto «Caratteri Mobili pubbicherà un libro nato da un concorso in vari step ideato da SpiritiLibri, vincitori di Principi Attivi 2014…». La notizia mi è parsa interessante – cosa significa vari step? Che c’entra Caratteri Mobili? Chi e come saranno giudicati gli elaborati? – e allora ho deciso di fare quattro chiacchiere con Lucia Perrucci, fondatrice, con Vincenzo Azzollini, di SpiritiLibri.
Inizierei parlando di voi: chi siete, cosa fate, come siete nati?
Ci siamo incontrati nel 2012, sui banchi di studio di sceneggiatura, a Bologna. Abbiamo iniziato a parlare di un progetto che servisse a fare da tramite tra il mondo degli scrittori esordienti, che conosciamo piuttosto bene, e le Case Editrici giuste, quelle che credono ancora in un ideale. Pochi mesi dopo il progetto ha preso forma. Abbiamo vinto un finanziamento della Regione Puglia, tra migliaia di altri progetti. Ed eccoci qui.
Avete appena lanciato un contest che sarebbe anche un concorso letterario. A chi si rivolge e a cosa porterà?
A tutti. A tutti quelli che abbiano un’opera in cantiere, o nel cassetto. A tutti quelli che hanno una storia da raccontare. A tutti quelli che vogliono raccontarla nel modo giusto, e condividerla nel modo vero, a tutti quelli non avvezzi alle scorciatoie, al narcisismo, e che credono che la loro storia sia più importante del dire “sono uno scrittore” il prima possibile.
In cosa si differenzia il vostro concorso tra i tanti che esistono in questo ambito?
I nostri autori non consegneranno un’opera aspettando una risposta. I nostri autori ce la faranno vedere, ce la faranno sentire, l’animeranno, ce la mostreranno per quello che vuol essere: viva, in tutti i modi possibili. Si metteranno letteralmente in gioco, attraverso le quattro fasi, assieme alla loro opera. Ma nello stesso tempo l’opera candidata non sarà mai sul web, sarà solo la giuria a visionarla nella sua interezza, salvaguardando così la possibilità di lasciarla inedita.
La collaborazione con Apulia Film Commission: da cosa nasce e a cosa vuole portare?
Tra le fasi a cui accennavamo prima, c’è anche una proposta di booktrailer. Che faccia ha la vostra storia? Che voce ha? Che atmosfere, che musica evoca? Il booktrailer lo immaginiamo come un modo alternativo di raccontare la stessa storia da un’angolazione visiva, un’altra chiave di lettura. Per la valutazione di questa fase, ci affiancherà Apulia Film Commission, che è una tra le film commission più vive d’Italia, che porta innumerevoli produzioni, progetti e fondi nella cinematografia nella nostra terra. Per noi è un onore.
Il fine del concorso è un libro edito con Caratteri Mobili, di cui nelle varie fasi del concorso si sceglieranno copertina, incipit e si realizzerà il booktrailer, anche con l’aiuto di altre persone. Come mai avete privilegiato la natura condivisa e collettiva del concorso?
Perché è anche dalla capacità di circondarsi dei collaboratori giusti, di creare quella sana fibrillazione intorno alla loro opera, che si misura la consapevolezza e l’entusiasmo di un artista. E ci sembrava una buona possibilità di mettersi in luce per artisti afferenti a diverse discipline, come illustratori e grafici o per un filmmaker di farsi notare da AFC, per esempio. In generale, vogliamo regalare un’esperienza editoriale totalizzante, credibile e moderna: e questo coinvolge maestranze, non meno importanti al fine della realizzazione di un prodotto editoriale finito, che accompagni tutta la filiera produttiva dell’oggetto-libro, pulsante di vita in ogni momento.
Ho letto che avete attivato anche collaborazioni con la casa editrice LiberAria: ci potete anticipare qualcosa in merito?
Qualcosa bolle in pentola, e dalla pentola assicuriamo che potrebbe venir fuori un gran profumo. Non sveliamo nulla, diciamo solo che siamo convinti che possa valer la pena partecipare (peraltro, gratuitamente) per diversi motivi, oltre a quelli essenzialmente legati alla vittoria. LiberAria è una giovane casa editrice di qualità che ha sposato con entusiasmo la nostra causa ed interverrà in una sezione di giuria particolare, così come Alessandra Minervini, editor nonché docente e consulente della Scuola Holden.
Le opere selezionate verranno di volta in volta esaminate da una giuria tecnica e dalla community social di SpiritiLibri su Facebook. Non temete l’effetto dispregiativo del giudizio dei social addicted?
Abbiamo studiato una suddivisione dei punteggi attribuiti da due diverse classifiche, una delle quali si muoverà sui social, ma che peseranno diversamente nell’esito totale. Questo perché non vogliamo ovviamente legare l’esito di una gara che ha in ballo sogni ed emozioni di ogni partecipante al computo di chi ha un “giro più largo” sui suoi profili social, ma a chi ha raccontato la storia migliore. Per cui la giuria tecnica peserà di più. Certo, pur non decisiva, avrà la sua importanza anche la maniera di veicolare sui social, che comunque sono il punto di raccolta delle persone più diverse, potenziali lettori compresi, il proprio progetto: un autore deve essere il primo a credere nel suo lavoro, e deve essere motivato a promuoverlo.
Un’ultima curiosità: qualcuno di voi fondatori ha già esperienze come “narratore”?
E’ una missione di vita per entrambi, tutt’altro che collaterale. Ci siamo confrontati per ora soprattutto con un linguaggio narrativo particolare, quello della sceneggiatura e della scrittura e direzione di cortometraggi. Diversi progetti nel cassetto ci sono: sarà bello crescere e imparare insieme ai “nostri” autori, compagni di viaggio in questa avventura.
Insomma, narrazione a 360°, com’è giusto che sia. Se avete voglia di partecipare, affrettatevi: la scadenza è il 12 Aprile.