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Pulitzer, bocciata la carta...

Creato il 19 aprile 2012 da Omar
Sta facendo scalpore la notizia che, per la prima volta in 35 anni (l’ultimo caso risale al 1977), il prestigioso premio Pulitzer per la narrativa quest'anno non sia stato assegnato ad un romanzo (mentre è il web ad aver fatto incetta). Tra i riconoscimenti attribuiti per l’edizione 2012 spicca infatti il “No Award” della categoria fiction: la giuria ha ritenuto che nessuno dei tre finalisti fosse meritevole di ricevere la canonica somma di 10mila dollari; i titoli in lizza erano quello di Swamplandia di Karen Russell (pubblicato da Elliot in Italia), del romanzo postumo The Pale King di David Foster Wallace e infine del più succulento (almeno per questo blog) Train Dream di Denis Johnson, un romanzo ambientato nel vecchio west del 1912 dai chiari echi mccarthiani. Pulitzer, bocciata la carta... A differenza dello scorso anno, dove a trionfare è stato l’acclamatissimo Il tempo è un bastardo di Jennifer Egan, nessuno dei tre libri in gara è stato ritenuto sufficientemente efficace nel raccontare la realtà a stelle e strisce, visto che l’onorificenza era destinata a un «autore preferibilmente impegnato nella descrizione della vita americana». Nel complesso, dal 1918 a oggi, è la nona volta che la commissione della Columbia University decide di tenere nel cassetto il premio per la narrativa. La bocciatura non va però presa necessariamente come una «tranvata» sulla schiena della letteratura: nel 1941, altro anno di magra per i romanzi, tra i finalisti c’era infatti Per chi suona la campana di Ernest Hemingway, un’opera entrata poi nell'Olimpo dei classici del Novecento. [fonti varie in rete]

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