C’è di che essere soddisfatti a leggere i due giornali che si occupano di cronaca locale oggi, perché danno notizia di quanto fatto nei giorni scorsi dal Comune nel centro storico. Come abbiamo più volte ripetuto su queste pagine, in un paese normale una cosa del genere non andrebbe sui giornali, non sarebbe una notizia. Ma Montegranaro non è un paese normale per cui anche l’ordinaria amministrazione diventata talmente straordinaria da diventare notizia, e notizia positiva, meritoria di plauso.
Infatti plaudo. Plaudo al Sindaco Gismondi che ha ordinato un intervento massiccio di pulizia in centro (e si vede) e che promette un’attenzione dedizione per la zona più problematica della città, puntando l’attenzione (vivadio) sulle tante case fatiscenti e sulle tante messe in sicurezza insicure e impalcature miracolose che da anni e anni sostituiscono l’intervento dovuto e auspicato di dare una parvenza dignitosa al cuore della città.
Sono soddisfatto, lo confesso. Lo sono perché sembra che la voce più volte alzata da queste pagine, l’impegno mio personale e di tutti i sodali dell’Archeoclub sta cominciando ad essere ascoltata. Sono soddisfatto anche perché il mio impegno si è sommato e ha proseguito l’opera che mio padre prima di me ha portato avanti per anni, con tanto impegno e così pochi risultati. Sono soddisfatto perché l’amore per questo quartiere disastrato e dimenticato forse sta cominciando a contagiare anche chi fin’ora era rimasto freddo, sordo e immobile.
Ma la mia soddisfazione, purtroppo, è comunque prevaricata dalla diffidenza di chi troppe volte ha ascoltato promesse rimaste incompiute e visto gesti di buona volontà rimanere episodi persi nel tempo. Troppe volte si è parlato di soluzioni senza fornirne. Troppe volte si è promessa l’attenzione per poi dimenticare dopo pochi giorni. Troppi titoli di giornali passati abbiamo letto per poi tornare a scrivere e gridare aiuto per il nostro centro storico, campo di gioco politico, palcoscenico su cui accendere sporadicamente i riflettori della propaganda.
Ma nel centro storico vivono persone. Nel centro storico c’è gente che paga le tasse e ha diritti uguali in tutto e per tutto agli altri cittadini. Nel centro storico i problemi si aggravano giorno dopo giorno e di promesse non mantenute non ne vogliamo più. E se ora siamo in apertura di campagna elettorale, stavolta ci ricorderemo delle promesse, dei programmi fatti sulla carta, dei titoli di giornale. Ce ne ricorderemo nel 2014 a giochi fatti e ne chiederemo conto. Perché qui non si tratta di giocattoli in mano alla politica ma della vita delle persone. E stavolta dovrà essere tutta Montegranaro a vigilare, perché il cuore della città è della città tutta, non solo di chi ci vive dentro. I Montegranaresi cominciano a capirlo.
Luca Craia