Conosciuto da tutti con il nome di pungitopo, il ruscus aculeatus è un arbusto sempreverde presente nei boschi europei. Le caratteristiche bacche rosse, insieme alle foglie - piccole, dure e acuminate - lo hanno reso iconograficamente famoso e ornamento necessario per ogni Natale che si rispetti: restando in tema natalizio, per non fare confusione, ricordiamo che con il nome di "pungitopo maggiore" ci si riferisce all'agrifoglio. Pianta spontanea che vive bene nel sottobosco della macchia mediterranea che fiorisce in inverno, durante la primavera presenta piccoli fiori verdi. Resistente e rustica, tollera qualsiasi tipo di temperatura, sebbene preferisca i luoghi ombrosi: a causa delle sue numerose proprietà viene coltivata all'aperto, in terreni umidi e ben drenati.
La raccolta indiscriminata del pungitopo, purtroppo, ha decimato la presenza della pianta che è da anni specie protetta in varie regioni d'Italia, dove la raccolta è vietata completamente oppure regolata in maniera ferrea. Per questo motivo la coltivazione - sebbene il pungitopo sia una pianta spontanea - è diventata sempre più frequente. Sopportando bene le temperature invernali, questo arbusto è adatto a vivere all'esterno, e ha bisogno di terreno ben drenato. Nel caso vogliate tenerlo in vaso, il periodo migliore per effettuare questa operazione è il mese di febbraio. Le annaffiature devono essere abbondanti in estate, ma quasi del tutto sospese dall'autunno alla primavera: il rusco bilancia perfettamente il suo nutrimento attingendo solo dall'acqua piovana.
Come accennato in precedenza, il pungitopo non è solo una splendida pianta decorativa, sebbene i suoi rami siano conosciuti all'occhio della massa per essere simboli dell'inverno e del natale presenti nelle case di tutta Europa. In verità questo arbusto viene utilizzato da secoli come antinfiammatorio e nelle cure fitoterapiche sottoforma di crema o decotto. Ha proprietà astringenti e sudorifere, ed è un ottimo diuretico (utilizzato ampiamente e in maniera molto efficace contro cellulite e ritenzione idrica). Allevia i dolori provocati dai reumatismi e risulta molto importante per la protezione delle vene, contro flebiti e varici. In erboristeria il suo estratto è usato anche nella cura della pelle, e in cucina è un ingrediente creativo per la preparazione di salse e insalate.
Oltre a essere gradevole all'occhio e utile al corpo e allo spirito, il pungitopo è stato nei secoli curioso oggetto di attenzione popolare. Probabilmente a causa della sua larga presenza, è stato utilizzato in verità nei metodi più disparati: da qui le varie nomenclature che il rusco (o brusco) ha preso nelle lingue europee. Già Virgilio lo menzionava con il nome di "ruscus" (rustico): conosciuto infatti nell'antica Roma, era considerato benevolo e un mazzetto sulla porta teneva lontani gli spiriti maligni. In italiano e in tedesco si chiama rispettivamente "pungitopo" e "Stechender Mäusedorn" in quanto i suoi rami venivano sistemati intorno alle provviste nelle soffitte e nelle cantine, per tenere lontani i topi. In inglese invece è "Butcher's broom" ovvero "la scopa del macellaio": i rami erano infatti utilizzati in mazzi per spazzare via lo sporco dai pavimenti delle macellerie.