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Dopo mesi di festini, legami commerciali e entusiasmi diplomatici era ovvio che la Libia stesse cominciando a pensare di potersi considerare come un grande alleato dell'Italia. Tante belle parole, tanti bacini e strette di mano, tante condivisioni durante festini e bunga bunga (si dirà così al plurale, perchè con tante puntate di dibattiti non hanno pensato a darci vere informazioni come questa?); aggiungiamo anche che ci sono molte similitudini fra i paesi, come lo stesso peso politico ed economico e ci stiamo avvicinando pian pianinoanche per quanto riguarda il grado di democrazia.
Poi è venuta la crisi libica. L'Italia ci ha messo un po' di tempo per dare pareri netti a riguardo. Non è la prima volta che succede, in fondo ci abbiamo messo un anno anche per decidere con chi entrare in guerra nella Prima e Seconda Guerra Mondiale. Lo scopo di quest'attesa non era insensato: bisognava vedere chi era il più forte per allearci con quello! Siamo passati da un anno a quaklche settimana d'attesa: sono progressi!
Alla fine abbiamo deciso di condannare Gheddafi e ora suo figlio esprime la sua comprensibile indignazione per un simile tradimento.
Grande figura ci facciamo come sempre!
Ma non finisce qui.
Abbiamo deciso di condannare Gheddafi perchè non sarebbe stato popolare restare insieme a lui, dato che è un crudele dittatore. Il problema è che la situazione è in bilico. Gheddafi sta recuperando il terreno perduto, cosa del resto comprensibile, dato che parliamo di un esercito regolare contro dei ribelli.
Europa e USA non è detto per niente che interverranno.
Gli USA, per coerenza con la nuova politica, non possono di nuovo adottare una politica guerrafondaia; l'Europa, amo ripeterlo, politicamente non esiste: la Francia potrebbe pure intervenire, ma la Germania e l'Inghilterra sono capaci di opporsi per antichi rancori politici non di certo estinti. Aggiungiamo poi due dettagli. Il primo è legato all'equilibrio politico: puoi togliere un feroce dittatore come Gheddafi, ma chi ti dice che dopo non ne venga uno peggiore, dato che Gheddafi aveva una politica relativamente moderata?
Secondo, quanti sono i rischi che si possa scatenare una guerra di più vasta scala fra Occidente e Lega Panaraba?
Inutile dire che in questo modo è possibile che Gheddafi schiacci i ribelli e riporti tutto alla situazione iniziale: rappresaglie pazzesche, stesso concetto di quello che fece Saddam dopo la Prima Guerra del Golfo.
E l'Italia ci fa una figura barbina come sempre.
In passato è stata pappa e ciccia con una dittatura sanguinaria, poi l'ha scaricata dopo essersi fatta i suoi conticini e alla fine sarà scaricata per punizione.
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