Questo rispettabile ex fascista - la cui posizione politica fino a dieci anni fa era più o meno alla destra del faraone Tutankamon – appare in tutti dibattiti, presentazione di libri, tribune politiche, concorso delle grandi tette, concerti di musica sacra. La scena è sempre la stessa: l'onorevole Bocchino seduto al centro che dialoga con espressione immutabilmente cordiale. Che i suoi interlocutori siano di destra, sinistra, centro, liberali, nazisti, monarchici, eschimesi, animisti, a Bocchino poco importa. Egli si rivolge con urbanità a tutti, e sempre con lo stesso tenace proposito: quello di trovare punti di convergenza per distruggere il suo ex alleato Berlusconi.
C'è chi lo ascolta con un sorriso affabile - se non altro per contraccambiare la sua ammirevole educazione -, e addirittura prende appunti. Ma c'è anche chi sgarbatamente si distrae, parla con gli altri, guarda le gambe delle donne, confeziona aereoplanini di carta e glieli lancia addosso.
L'onorevole Bocchino, quando la sera rincasa, informa i suoi cari delle nuove imprese collezionate durante la dura giornata di lavoro. Quando anche gli astanti cominciano a mettere mano agli aereoplanini di carta, l'onorevole Bocchino prende atto, lieto, che ci sono dei punti di convergenza con il dibattito del pomeriggio...