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Punti di vista

Creato il 05 gennaio 2012 da Symbel

Il capo piegato in modo innaturale e la nuca adagiata sul poggiatesta in similpelle della carrozzina.
Bocca socchiusa e occhi spalancati.
Un rivolo di bava che cola giù dall’angolo destro, un panno bianco che asciuga.
Silenzio nella stanza, di fianco al letto che vibra leggermente per evitare le piaghe da decubito.
Silenzio e odore di disinfettante.
Questa volta è andata bene.
Ironicamente seguo la direzione di quello sguardo immobile e giungo sopra lo stipite della porta, apertura larga, larghissima per permettere il passaggio di carrelli e carrozzine.
Lì sopra, appeso a un chiodo, un crocifisso dozzinale, di quelli che da qualche parte ancora stanno nelle aule delle scuole elementari.
Legno chiaro e liscio, un corpicino di plastica bianca sottodimensionato rispetto alle assi di legno.
Pensieri sbilenchi.
Sarebbe bello a Natale sostituire al crocifisso il bimbetto nella mangiatoia.
Pensieri sbilenchi.
A pensarci bene, con un po’ di coraggio, forse il legno della mangiatoia è lo stesso della croce.
La madre in ginocchio di fianco allo stupore della nascita è la stessa inginocchiata di fronte al dolore della morte.
Sembra proprio guardare quello, la donna immobile.
Proprio in quel punto.
Arriva l’infermiera con un carrello carico di spazzoloni.
Sposta la carrozzina per passare la scopa.
La riposiziona in modo diverso.
E’ stata un’illusione.
Adesso lo sguardo fisso della donna punta in direzione di una zona del muro dove non c’è nulla.
Osserva il nulla.
Pensieri sbilenchi.
Lei ora non fissa più il crocifisso.
E forse non l’ha mai fissato sul serio.
Ma il crocifisso invece continua a fissare lei.



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