Possiamo considerare i due Solstizi
come i due poli dell'anno, i due momenti topici in corrispondenza dei quali si aprono le due Porte Solstiziali descritte dalla Tradizione:
Solstizio di Inverno: Porta degli Dei Solstizio d'Estate: Porta degli UominiLa Porta degli Uomini è così chiamata perchè è percorsa dall'essere (uscendo e rientrando) allorchè, al termine di un'esistenza, deve rientrare nel Mondo visibile per tornare ad un altro stato di manifestazione, in relazione al grado spirituale raggiunto. La Porta degli Dei è invece per lo più un'uscita dal momento che un'essere che ha completato il suo perfezionamento spirituale, è ormai "liberato" e accede ad un piano superiore di esistenza. Da notare però che con un atto volontario può rientrare nel mondo della manifestazione visibile, così come possono entrare gli Esseri che rappresentano l'espressione diretta di Principi Sovra-Cosmici (e che sono tali ab aeterno), come è il caso dell'Avatara dell'Uno, la cui "nascita" viene guarda caso posta all'epoca del solstizio di inverno.
Ma cosa racchiudono queste due porte? Se ci sono delle porte evidentemente ci sarà anche una "stanza" tra di esse, e dalle considerazioni finora fatte si capisce che questa "stanza" è il Mondo Visibile, il Mondo della Manifestazione dell'Essere, oserei dire il Mondo che ci circonda, la Caverna Cosmica.Vale la pena di notare che nell'ordine celeste, che rispecchia il reale cammino astronomico del Sole in ottica geocentrica, il Solstizio di inverno corrisponde al sud e quello d'estate al nord ma la Porta degli Dei è in realtà situata a Nord (e guarda verso est) mentre la Porta degli Uomini è ubicata a Sud (e guarda verso ovest) stando al simbolismo vedico, come è stato tramandato dalla tradizione indù che, come riferisce Guenon, è la più vicina alla Tradizione Primordiale. Quindi emerge un'apparente contraddizione che si risolve tenendo presente la fondamentale Legge occulta dell'Analogia che in una sua applicazione stabilisce che l'ordine "terrestre" delle cose è inverso a quello "celeste" rifacendosi alla famosa seconda proposizione della Tabula Smaragdina "Cio' che e' in basso e' come cio' che e' in alto, e cio' che e' in alto e' come cio' che e' in basso, per compiere i miracoli della Cosa-Una".
Oltretutto, sempre Guenon, parlando del fatto che in India la pianta tradizionale della città è un'immagine dello Zodiaco, ci ricorda che "Nell'India i Brahmani occupavano il Nord, gli Kshatriya l'est, i Vaishya il sud, gli Shudra l'ovest"[1] e successivamente "[...] è sempre il nord a rimanere 'benefico', che lo si consideri il punto verso cui si dirige il cammino ascendente del sole nel cielo, o, in rapporto al mondo terrestre, l'entrata del deva-loka" [2]. Quindi la deva-loka, la Porta degli Dei, non può che essere localizzata a nord. Se poi consideriamo che nel simbolismo quotidiano abbiamo le corrispondenze seguenti:
mezzanotte: inverno, nord
mezzogiorno: estate, sud
mattino: primavera, est
sera: autunno, ovest
ad ulteriore conferma la "nascita" dell'Avatara avviene guarda caso a mezzanotte.
Si spiega anche perchè gli inziati ai "Grandi Misteri" dell'antichità si dice che contemplavano il "Sole a mezzanotte".
Sembra che le Porte Solstiziali vadano considerate sia in senso spaziale che temporale, cioè esse esistono sempre e da sempre ma la pietra che permette l'uscita dalla caverna può essere spostata solo in occasione dei solstizi. In base a questa visione delle cose potrebbe emergere una bizzarra applicazione: quel sottoinsieme delle entità spirituali che popolano il nostro Mondo e corrispondenti alle anime dei defunti dovrebbero accumularsi man mano fino a raggiungere il massimo numerico intorno al 22-23 giugno...Qualcuno magari interessato o in grado di "rilevarle" potrebbe effettuare un'indagine statistica al riguardo :))))))
[1] R.Guenon - Simboli della scienza sacra, pag. 95
[2] R.Guenon - Simboli della scienza sacra, pag. 206