Nonostante il successo all'Old Trafford, José Mourinho nel dopo-gara non è sembrato soddisfatto.
Anzi, ecco come ha commentato in conferenza stampa: "Il Real non ha giocato bene nel primo tempo. Nella ripresa, dopo l'espulsione e l'ingresso di Modric che ha dato creatività e corsa alla squadra, abbiamo avuto 10 minuti buoni e abbiamo fatto due gol, ma poi, nonostante la superiorità numerica, non abbiamo avuto possesso palla, non abbiamo controllato la partita. Io conosco bene questo stadio e questo allenatore, sapevo che sarebbe stata dura nel finale: la storia dice che qui all'Old Trafford Ferguson ha recuperato tante partite che sembravano ormai perse. Noi oggi abbiamo avuto un grandissimo portiere, all'andata De Gea era stato il migliore in campo, oggi lo è stato Diego Lopez. Il Manchetser United è una squadra che mi piace molto, Ferguson un allenatore che stimo moltissimo, ha giocatori bravi, forti, aggressivi, non so se oggi è passata la squadra migliore".
La stessa ammissione di Mou però può far presagire a quello che potrebbe essere un anno magico per i Blancos, baciati dalla buona sorte, con un organico da corazzata e con la Liga ormai in archivio, adesso potranno puntare dritti dritti alla decima Champions, trofeo che manca in bacheca dall'2001/02.
Impresa impossibile?
Assolutamente no!
'L'Opinione' su Goal.com elenaca i quattro perché della possibile impresa:
1. Il Barcellona. Messi e Co. non vivono un periodo brillante per gioco e risultati e, se dovessero uscire contro il Milan, le Merengues giocheranno senza l'oppressione di dover battere per forza gli eterni rivali, ciò si traduce con meno pressioni e più pensieri alla finale.
2. Rullo compressore. Con l'ex interista sulla panchina, dopo la fase a gironi il Real non ha mai sofferto, considerando andata e ritorno, almeno fino alla semifinale. Viste le reti segnate ed il gioco spumeggiante già si parlava di vittoria finale, che però al penultimo atto, con squadre più blasonate (Barcellona e Bayern) è sfuggita inesorabilmente per mancata solidità della squadra. Ma quello visto fin ad adesso è un Real assai diverso, meno esplosivo, più decisivo, abituato a soffrire. Ieri ce ne ha dato un esempio…
3. Cristiano Ronaldo. Capocannoniere della Champions League 2012/2013. Ha segnato il gol che ha portato la squadra al turno successivo. Sembra svanita l'ombra pesante di Leo e, stando così le cose, può addirittura puntare al Pallone d'Oro.
4. Josè Mourinho, lui la 'Coppa dalle grandi orecchie' sa come vincerla.
Quattro fattori per la decima…