Magazine Informatica

Può l'Aloe far regredire un tumore?

Creato il 19 aprile 2014 da Emix83
Sta destando curiosità e anche accesi dibattiti il metodo antitumorale di Padre Romano Zago, che da 25 anni propone "un'alternativa" per la cura dei tumori legata all'utilizzo di un composto avente di base il principio attivo estratto dall'aloe vera.
In molte trasmissioni più o meno titolate in merito, per ultima la trasmissione "Le Iene"su Italia 1, Padre Zago ha presentato il suo metodo descrivendone tutte le proprietà curative e come accennato addirittura antitumorali, cosa che ha inevitabilmente avviato un dibattito scientifico a livello nazionale. 
Tutti noi conosciamo ormai questa pianta che è entrata di diritto a far parte della nostra vita sotto forma di tantissimi prodotti alimentari o cosmetici, ma cos'è esattamente?
COS'È L'ALOE VERA?
L'aloe vera è una pianta grassa dalle proprietà curative e medicamentose già note agli antichi sumeri, i quali la rappresentavano in varie illustrazioni grafiche, descrivendola come una "manna" per la cura e la risoluzione di problemi di varia natura. 
Analogamente anche nell'antico Egitto, era considerata una pianta dai poteri  quasi miracolosi, al punto che era comunemente nota come "pianta della immortalità" e ancor oggi, in tutto lo stato africano è utilizzata per fini e scopi terapeutici e come elemento base per assicurare fortuna e benessere. aloe vera proprietà
L'utilizzo di questa pianta in tutte le misture possibili era nota anche ai medici romani, i quali nei campi di battaglia  preparavano vari composti, liquidi o solidi, per la cura immediata di ustioni, problemi digestivi, tagli, ferite e tutte le problematiche connesse ad un plotone di soldati. 
La commercializzazione "attuale" dell'aloe, ampiamente utilizzata per la cura di problemi legati soprattutto alla digestione o per la creazione di prodotti erboristici, medicinali o per la cura del corpo, risale agli anni '50 quando venne preparata e stabilizzata la polpa per poi essere utilizzata in varie modalità, dal farmacista Bill Coats. 
Infine viene anche citata da alcuni personaggi del passato, come per esempio Cristoforo Colombo, il quale la annoverava come uno dei quattro alimenti o elementi che non devono assolutamente mancare nella vita di un essere umano per il suo benessere, insieme al frumento, la vite e l'olivo. 
COMPOSIZIONE E PROPRIETÀ CURATIVE
Le proprietà benefiche di questa pianta come accennato, sono legate sopratutto al ricco quantitativo di vitamine e minerali presenti anche in una piccola porzione del prodotto lavorato, in base ovviamente alle finalità e all'utilizzo. 
aloe vera curativaMolte ricerche hanno approfondito lo studio sulle proprietà di questa pianta, scoprendo che è ricca di acemannano, un elemento che in simbiosi con il sistema immunitario, favorirebbe la creazione di macrofagi ovvero globuli bianchi avente la caratteristica di distruggere batteri nocivi.
Contiene inoltre ricche quantità di antrachinoni, i quali permetterebbero di alleviare dolori e le problematiche connesse all'apparato digerente umano e proprio grazie ad esso, l'aloe è riconosciuto come un ottimo antipiretico per chi ha irregolarità e forti bruciori intestinali. 
Recenti studi inoltre hanno dimostrato anche proprietà emostatiche dell'aloe, ovvero quella di bloccare la fuoriuscita di sangue da ferite e tagli e velocizzarne il processo di cicatrizzazione; inoltre come se non bastassero tutte queste proprietà benefiche, sarebbe anche un ottimo ipoglicemizzante, ossia perfetto per ridurre i valori di zucchero nel sangue. 
Veniamo quindi al più importante dei temi con il quale abbiamo aperto il nostro articolo, relativo alle proprietà che questa pianta avrebbe sulla cura di  cellule tumorali. 
Oltre al metodo citato di Padre Zago, ci sono anche altri studi e ricerche effettuate in vitro in laboratorio, che dimostrerebbero come alcune sostanze della pianta, in particolare l'emodina, stimoli l'apoptosi delle cellule tumorali ovvero un processo di morte programmata delle stesse.
Ovviamente stiamo parlando di risultati ottenuti su provette e cellule coltivate in laboratorio quindi fino a quando non ci saranno studi e applicazioni concrete sull'essere umano, dobbiamo prendere questi ottimi risultati con le dovute precauzioni ed attenzioni ma di certo se confermate saranno fonte di nuove terapie sicuramente meno invasive e più naturali delle attuali. 
Fonte 1 Fonte 2 
Il servizio delle Iene


nome_img EMILIANO DI PLACIDO
Amministratore e autore del sito
 
Ingegnere nella vita e blogger per diletto, amo il mondo della tecnologia e tutto quello che grava intorno ad essa.
Ogni tanto amo divagare e approfondire argomenti di varia natura per aumentare le mie conoscenze e condividerle con tutti voi lettori.



Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :