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Puppy Linux: un sistema operativo da tasca

Creato il 24 marzo 2012 da Hnikarr
Tanto per cambiare un poco rispetto al solito, oggi mi concederò una piccola spedizione esplorativa nel mondo di Linux, curiosando tra le sue innumerevoli distribuzioni, e lo farò parlando di una sua versione molto particolare: Puppy Linux, quello che potremmo definire un sistema operativo tascabile. In tutti i sensi. Puppy Linux è infatti una particolare distribuzione di Linux, di dimensioni estremamente ridotte, che può essere installata in una piccola chiave USB e portata in giro con noi, per utilizzarla su ogni computer che supporti l’avvio tramite dispositivi USB (cioè praticamente tutti i computer recenti e alcuni di quelli più datati). Se vogliamo, naturalmente, possiamo anche installarla come qualsiasi altro sistema operativo, magari su una partizione del disco fisso dedicata a lui, ma non è necessario: Puppy Linux funziona benissimo come sistema operativo portatile, da chiavetta o da CD. Tutto ciò che dobbiamo fare è scaricare la ISO di Puppy Linux (un centinaio di MB circa, a seconda della versione che scegliamo), montarla su una chiave USB o su un CD e a quel punto avremo a nostra disposizione un sistema operativo completo, anche se essenziale. Per avviare un computer utilizzando il nostro Puppy Linux, basterà poi inserire il CD o la chiavetta prima dell’accensione, accendere il computer e, se non lo abbiamo fatto prima, selezionare l’avvio da CD o da USB. La caratteristica principale di Puppy Linux è che funziona direttamente e integralmente dalla RAM del computer su cui ci troviamo. Al momento dell’avvio, l’intero sistema operativo è copiato nella memoria RAM del computer ospite e lavorerà utilizzando esclusivamente quella: in teoria, è dunque possibile far funzionare Puppy Linux anche su un computer privo di disco fisso, o con un disco fisso rotto. La quantità di RAM necessaria, poi, è inferiore a quella richiesta da alcuni programmi (ne occupa meno di Google Chrome, per intenderci): 256 MB di memoria RAM sono più che sufficienti per utilizzare Puppy Linux senza problemi. Se vogliamo utilizzarlo su un computer che ha ancora meno RAM, Puppy Linux può funzionare lo stesso, caricando nella RAM solo una parte per volta, per ottimizzare il poco spazio a disposizione. A cosa serve Puppy Linux? Beh, può servire a molti scopi. Il più ovvio è utilizzarlo come sistema operativo portatile, per avere a disposizione il nostro ambiente e i nostri dati su qualsiasi computer. Con Puppy Linux è infatti possibile salvare impostazioni, files, dati e tutto il resto sia sul disco fisso del computer che ci ospita (e indipendentemente dal suo sistema operativo), sia sul supporto che stiamo utilizzando: in particolare, su una chiave USB potremo avere Puppy Linux, i files con le sue impostazioni personalizzate e tutti gli altri documenti che ci servono, il tutto senza sfiorare il disco fisso del computer. Un altro possibile uso di Puppy Linux è come “pronto soccorso” per un computer in avaria. Se il nostro computer sta per lasciarci e abbiamo bisogno di recuperare i nostri dati, prima di consegnarlo all’oblio della formattazione, con Puppy Linux possiamo avviare il computer dall’esterno, senza toccare il sistema operativo in panne, accedere al contenuto del disco fisso e salvarlo da qualche altra parte. Se ne abbiamo le competenze, possiamo anche tentare una operazione chirurgica per salvare il computer, sempre attraverso Puppy Linux: dato che Puppy Linux ci consente l’accesso al disco fisso “ospite”, potremo anche tentare di correggere gli errori che lo bloccano.
Rispetto alla media delle distribuzioni di Linux, Puppy Linux è molto facile da utilizzare e ha un aspetto sufficientemente familiare anche per chi non è mai uscito da Windows in vita sua. La prima operazione consiste nello scaricarlo dal sito ufficiale, e questo potrebbe darvi qualche problema, per una ragione molto semplice: scegliere quale scaricare. Come per quasi tutte le distribuzioni di Linux, ne esistono vari “gusti”, per adattarsi alle richieste degli utenti. Nel dubbio, scaricate la più recente, che al momento è Slacko Puppy. Ah, è in inglese. Se preferite, sul sito italiano potete scaricarne una versione preconfezionata in lingua italiana, anche se meno recente. Dopo averlo scaricato, ci ritroveremo con un file ISO, che contiene il sistema operativo. Come per ogni altro file ISO; per utilizzarlo dovremo montarlo su un CD, oppure su una chiave USB: nel mio caso, preferisco la chiave USB, perché è più versatile e comoda da trasportare. Se vogliamo montarlo su un CD, possiamo utilizzare il nostro programma di masterizzazione preferito : se vogliamo montarlo su una chiave USB, Unetbootin è il programma che fa per noi: è gratuito, è disponibile per Windows, non richiede installazione e funziona con una carriolata di versioni diverse di Linux, incluso Puppy Linux. Inseriamo la chiavetta, avviamo Unetbootin, selezioniamo la ISO di Puppy Linux e in paio di minuti al massimo il lavoro sarà concluso. Una volta che la nostra copia di Puppy Linux si trova su un dispositivo portatile, come un CD o una chiave USB, possiamo utilizzarla per avviare il computer. Inseriamo il dispositivo su cui si trova Puppy Linux, spegniamo e/o riavviamo il computer e selezioniamo come mezzo di avvio il dispositivo su cui lo abbiamo caricato. Selezionare il dispositivo di avvio è probabilmente la parte più complicata dell’intera operazione. Di base, un computer può essere avviato in molti modi: da CD, da DVD, da floppy disk (sistema ormai in via di estinzione), da USB o direttamente dal disco fisso. Quando lo accendiamo, il computer proverà i vari sistemi di avvio nell’ordine in cui sono stati selezionati; non appena ne avrà trovato uno che funzioni, lo utilizzerà per avviarsi. Se l’ordine di avvio è CD-DVD-Disco fisso-USB, il computer cercherà prima un CD; se non lo trova, proverà con un DVD, se non troverà neppure quello, userà il disco fisso e a quel punto si avvierà (se il disco fisso non è rotto e/o formattato). L’ordine di avvio è contenuto in una parte del BIOS, ma non è importante sapere cosa sia il BIOS, ora come ora: l’importante è sapere come modificarlo. Per modificare l’ordine di avvio, dovremo accedere al BIOS e lo possiamo fare subito dopo l’accensione del computer, prima che cominci a caricare il sistema operativo. A seconda del modello di computer, bisognerà premere un tasto diverso: su un Samsung può essere il tasto F2, su un Compaq Presario può essere Esc, e così via. di solito è il computer stesso a dirvelo. Nella schermata che precede l’avvio, e che spesso contiene il marchio della casa produttrice del computer, ci sarà anche una scritta, che vi invita a premere un certo tasto per accedere al BIOS: leggete la scritta e premete il tasto che vi consiglia di premere. Una volta entrati nel BIOS, cercate la sezione “Boot” e controllate l’ordine in cui sono provati i vari sistemi di avvio: se volete avviarlo da CD, spostate il CD prima del disco fisso, nella lista; se volete avviarlo da USB, spostate lo USB prima del disco fisso. Salvate tutto (di solito col tasto F10) e uscite. Una volta che avremo impostato l’avvio tramite USB come prima scelta, il grosso del lavoro è fatto. Puppy Linux si avvierà da solo, in modo abbastanza veloce, e a quel punto ci resterà solo una cosa da fare, la prima volta che lo usiamo: impostare le nostre preferenze. Una serie di menu dalla grafica molto spartana vi chiederà di selezionare la lingua della tastiera, il fuso orario, testare le caratteristiche dello schermo e così via. Basterà seguire la corrente e rispondere di volta in volta alle domande: in caso di dubbio, lasciate le impostazioni di base. Alla fine, potrete salvare le vostre impostazioni personali e riciclarle ogni volta che utilizzerete Puppy Linux. Una guida più dettagliata alla installazione, in italiano e con immagini, la potete trovare qui.

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