Alcune volte mi sono chiesto se volessi tornare ad essere giovane, ciò che ha affascinato tanti personaggi della letteratura, e mi sono immediatamente data una risposta per così dire condizionata.
Quindi l’esperienza, a meno che non si ricorra a calcoli statistici, non è una condizione significativa. Ma poi, mi sono detto, tornare ad essere giovane significa che dovrei ripercorrere la lunga strada che ha comportato sacrifici, delusioni, incomprensioni; un percorso accidentato, fatto anche di momenti belli ed esaltanti (pochi in verità), ma soprattutto di sentimenti repressi e di dolori fisici.
Laudato sii, o mio Signore, per tutte le creature…
Ed allora mi sono ricordato del “Cantico delle creature” di San Francesco ed ho apprezzato l’invito alla fratellanza e alla condivisione di tutte le creature, ognuna per la sua identità e la sua attuale esistenza, e mi sono convinto che non era il caso di ritornare ad essere giovane.
Voglio essere quello che sono adesso e che sarò domani. L’unica gioventù possibile, che esula dagli anni di esistenza, è quella del cuore e dello spirito, ed a quella mi aggrappo con tutto me stesso. Non mi piace che una situazione avvenga “purchessia”.