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L’Italia odia Richard Kelly. Per distribuire il suo geniale esordio Donnie Darko ci sono voluti 3 anni. Il suo secondo, un poco pasticciato ma a mio parere enormemente sottovalutato Southland Tales – Così finisce il mondo, è uscito solo sul mercato home-video e questo terzo The Box sarebbe dovuto uscire già qualche mese e invece, nonostante la presenza di un’attrice di richiamo come Cameron Diaz, è stato rimandato fino al periodo più caldo e con i cinema più vuoti dell’anno. Ma, soprattutto, gli hanno “donato” il sottotitolo agghiacciante “C’è un regalo per te…”: davvero una scelta fuori luogo, visto che sembra dargli un’ironia da commedia goliardica del tutto estranea al film. Che poi forse un difettuccio della pellicola è proprio quello di prendersi troppo sul serio…
La storia è ispirata a un racconto di Richard Matheson: siamo negli anni ’70 e una coppia come tante riceve un pacco a sorpresa. Dentro la box c’è solo un pulsante. Il signor Steward, un tizio dal folto sfigurato interpretato da un’eccellente (sia letto alla Mr. Burns) Frank Langella, dice loro che se premeranno il biglietto riceveranno un milione di dollari, però qualcuno da qualche parte nel mondo morirà. Una decisione difficile, che trascinerà i due coniugi in fondo a una spirale di follia e sensi di colpa, in un’atmosfera da incubo ricreata da una fotografia da sogno.
Un pregio non da poco dei film di Kelly è che ti gettano dentro un’atmosfera unica e ti invogliano a rivederli, per poterli comprendere appieno. Cosa non da poco, visto che la maggior parte dei film che escono invogliano a essere immediatamente dimenticati. Ottime poi le musiche originali, realizzate da Win Butler e Regine Chassagne degli Arcade Fire e da quell’altro talento di Owen Pallett; visti i precedenti del regista, mi aspettavo però un qualcosa in più dai brani degli anni ’70. Certo, non tutto funziona alla perfezione e come già nel precedente Southland Tales la trama rischia spesso di farsi troppo complessa e assurda, con il finale che va inevitabilmente a lambire territori new-age.
Una visione visionaria niente male, questo The Box, un nuovo viaggio nella beautiful mind del genietto (molto incompreso) Richard Kelly, impreziosito dalle interpretazioni di Cameron Diaz e James Marsden ai loro massimi livelli, oltre al già citato inquietantissimo Langella. E alla fine non è nemmeno poi così male che sia stato distribuito ora da noi. Perché The Box (senza orripilante sottotitolo italiano) è un grandioso b-movie per l’estate.(voto 7/8)
Schiacciando QUI potrete trovare The Box (e nessuno morirà)
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