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Q di Luther Blissett

Creato il 11 settembre 2012 da Dida

Q di Luther BlissettParlare di questo libro non sarà semplice. La lettura di Q, infatti, è stata illuminante, ispiratrice e paideutica.  Tenterò quindi di analizzare, per quanto mi sarà possibile, il libro per punti così da rendere più fluida e chiara la recensione. L’uomo, le idee e la ribellione: Quante idee hanno davvero rivoluzionato la storia? Quante di queste sono state dettate da un puro ideale e quante hanno semplicemente assecondato, nonostante la matrice rivoluzionaria, il volere di chi risiede “nella stanza dei bottoni”? Secondo il mio punto di vista è stato questo il punto di partenza che ha scatenato la fantasia degli autori che si celano sotto lo pseudonimo di Luther Blissett. A partire dalla più grande atto di ribellione dell’epoca moderna, la riforma protestante, Q ci mostra chi realmente combatte contro il potere, chi si immola come martire per un’idea e chi, in realtà, manovra comodamente dall’alto l’azione. Attraverso la storia di due anime, apparentemente nemiche ma tremendamente simili fra loro, gli autori di questo straordinario romanzo ci mostrano che, a partire dalle rivoluzioni più audaci, ogni atto di ribellione non è altro che una piccola interruzione programmata dello staus quo, orchestrata da chi detiene le fila del destino politico, economico e sociale delle nazioni. In questa storia, infatti, a immolarsi in nome della vera religione, del Verbo autentico e del regno dei giusti non saranno mai coloro che la Storia ricorda. Non saranno infatti i Lutero della situazione, ma uomini e donne, che non avendo nulla da perdere e per il solo gusto di “esserci”, si lasciano corteggiare da un’idea apparentemente anticonformista e rivoluzionaria. La voglia di trasgressione e di ribellione nei confronti dell’ordine costituito, però, non possono giustificare gesti a limite con la follia. C’è bisogno di una spinta dall’esterno e non c’è nulla che spinga gli uomini a sovvertire lo status quo come l’annuncio dell’apocalisse. 

Anche nel modernissimo e tecnologicamente avanzato 2012, infatti, lo spettro dell'apocalisse, come in ogni mondo in crisi, non ha tardato ad arrivare. Per quanto storici e archeologi si affannino a smentirla è un annuncio quasi confortante per una buona fetta della popolazione. Quanti “profeti” e “rivoluzionari” ci circondano? Quanti polticanti, dall’alto della loro torre d'avorio, stanno aizzando folle esauste e demotivate? Quanto tempo passerà prima che un uomo, in previsione di una fine imminente e aizzato dalle parole di un burattinaio, si immoli per un’idea? 

In Q di Lutero, l’uomo che ha fatto tremare Roma, non c’è traccia. Delle folle di disperati, di uomini pronti a tutto, di sognatori e attaccabrighe invece le pagine traboccano e a mano a mano che la lettura lo avvolge il lettore si trova chiedersi: per cosa si sono immolati questi uomini? Per un’idea o per assecondare i piani di coloro che stavano apparentemente combattendo? Q e il nostro protagonista fino a che punto sono nemici? 
Il vero anticonformismo, sembrano suggerirci gli autori di Q, sta nelle pulsioni e nelle tensioni nascoste. Le idee realmente rivoluzionarie sono quelle che non vediamo, nei libri che non sono stati ancora scritti, nelle parole che nessuno, neanche il più audace dei profeti, ha osato pronunciare. Un profeta, in fondo, è un semplice portavoce che molto spesso si è limitato ad annunciare un futuro che in realtà era già stato scritto. I libri cambiano il mondo solo se il mondo è pronto a digerirli”
Q di Luther BlissettFondazione Wu Ming & Luther Blissett Project: Sulla fondazione Wu Ming e il Luther Blisset Project c’è tanto da dire. Spero di riuscire a scrivere presto un post in merito. Nell'attesa vi consiglio di spulciare il blog della fondazione, dove è anche possibile scaricare gratuitamente i loro ebook. (http://www.wumingfoundation.com/giap/?page_id=6338Alla prossimaDiana

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