C’è molta attesae fibrillazione in casa mia oggi pomeriggio: siamo alle doglie, quelle buone si diceva un tempo, quelle vere dalle quali dovrebbe spuntare, non un mio libro, non un’iniziativa speciale, ma il regalo per eccellenza del mio Natale e di quello della mia famiglia d’origine. Una testolina mora apaprtenente ad un piccolo bambino. Accennavo ieri che sto per ricevere il titolo tanto “agognato”, si fa per dire di prozia, non so se esseren contenta o riflettere sul fatto che gli anni avanzano. Prozia non è zia, in quanto sono già zia del papà del nascitura, non è nonna, perchè mio figlio maggiore, per fortuna non è ancora papà avendo poco più di 19 anni, è un misto strano, un lavoro a maglia con i punti intrecciati, insomma, per farvela breve, zia o pro, io a questo piccino voglio già un mare di bene!! In queste ore la mamma è in sala parto, durante la fase del travaglio, molto travagliato dato che va avanti da due giorni, e la creaturina sta per fare il proprio ingresso in quel di Reggio Emilia. Eh. già! La cuccagna è terminata anche per loro e tra poche ore, la loro vita cambierà di colpo, radicalmente e per sempre. L’arrivo di una creatura nuova è di per sé un fenomeno eccezionale, senza eguali, così come sarà un impegno V.N.D. (vita natural durante) la sua crescita, l’accudimento e la preparazione alla vita adulta. Mentre aspetto la telefonata per l’annuncio della nascita, ed quel momento anche in pigiama mi precipiterò in ospedale per vederlo, sventolando dal finestrino un fazzoletto bianco, come si fa per le emergenze! Quindi ne approfitto per rispolverare una ricetta, che ben si confà alle festività Natalizie. Se mi riuscirà bene, dato che sono un tantino in eccitazione prenatale in tutti i sensi, la gusteremo per festeggiare, con un calice in cristallo Baccarat colmo di champagne questo evento straordinario. Erano quasi nove anni che non vivevo così febbrilmente la nascita di un neonato, cioè dal due aprile duemilacinque, giorno della nascita della mia Patatona. Sperando di non errare ingredienti e procedimento, metto il grembiule con le renne e le campanelle ed inizio, voi siete pronte?
Premetto che il segreto dei brownies, vero nome di questo dolce tipicamente americano, sta nella cottura veloce che lascia il cuore di essi morbido, pronto a sciogliersi nel palato. Potrebbe essere preparato in onore della Festa della Donna, in quanto la prima giornata internazionale della donna fu celebrata proprio negli Stati Uniti nel 1909. La curiosità è che questa prima celebrazione non avvenne nel consueto giorno dell’8 marzo, bensì fu festeggiata il 28 febbraio!
Ingredienti: 160 gr di cioccolato fondente di prima qualità, 120 gr burro (io lo uso light o margarina), 80 gr di farina spadoni per dolci, 200 gr zucchero, 40 gr di cacao amaro in polvere, 40 gr di nocciole sgusciate, 2 uova, 1/3 di bustina di agente lievitante.
Spezzettiamo il cioccolato grossolanamente, facciamolo fondere a bagnomaria, mescolando con un cucchiaio di legno, solo quando sarà completamente sciolto spegniamo la fiamma. Sgusciare le uova e sbatterle con le fruste elettriche assieme allo zucchero e aggiungiamo alla crema ottenuta, il cioccolato fuso. Setacciamo la farina con un colino grande a rete molto piccola, aggiungiamo il cacao in polvere, mescoliamo delicatamente fino a raggiungere una crema omogenea senza grumi. Io continuo questa operazione sempre con le fruste elettriche o con il robot al minimo. Uniamo il composto ottenuto alle nocciole, che avremo sminuzzato in precedenza, mescolando il tutto con cura. Foderiamo una teglia rettangolare da forno con la carta da forno, stendiamo il composto e livelliamolo con una spatola rigida. Inforniamo a 180 gradi nel forno già caldo, per circa 35 minuti. Estraiamo il nostro dolce, lasciamolo raffreddare e tagliamolo a quadretti non troppo piccoli.Vi ricordo che i brownies sono una via di mezzo tra un biscotto e una torta dal cuore fondente: gli amanti del cioccolato non potranno resistere!
Conservazione: Conservate i brownies sotto una campana di vetro o in una scatola di latta per fino a 5 giorni. Potete anche congelarli, una volta cotti. Scongelateli alla bisogna a temperatura ambiente.
Consiglio spiccio e pratico: se preferite un gusto un po’ più dolce potete servire i brownies spolverati con un po’ di zucchero a velo sulla superficie. I brownies sono ottimi anche se serviti con una delicata crema inglese all’arancia oppure, come si mangiano negli Stati Uniti, tiepidi ed accompagnati da una golosa palla di gelato alla crema. Ah! Dimenticavo, di dirvi di preparare in frigorifero il vino bianco spumante, champagne o prosecco, come desiderate e i calici: anche quelli usa e getta vanno benissimo, nel caso non ci sia un bebè in arrivo! Buona merenda!