Dal nostro caro amico Alberto Quadri-project una nuova importante novità. Un modo concreto per aiutare gli emergenti (e non solo) a migliorarsi. Una breve intervista per scoprire qualcosa di più sul nuovo servizio del Quadricoach.
1) Dei tuoi inizi cosa ricordi? Speranze, progetti, iniziative?
Sono passati 25 anni dalla mia prima volta con la musica. A quei tempi non hai nè speranze, nè progetti o iniziative. Solo tanta voglia di suonare. In qualsiasi momento ed in qualsiasi posto. Ricordo benissimo le emozioni che provavo dopo aver imparato qualche canzone. Mandavo avanti e indietro il nastro della cassetta centinaia di volte per trovare la nota giusta, altro che Tab scaricabili da internet. Quella è stata sicuramente una buona scuola per formare il mio udito musicale.
2) Consiglieresti ai tuoi figli di intraprendere la carriera musicale?
Non solo lo consiglio. ma hanno tutto il mio supporto. Sono ancora dei bambini ma vedendo il padre a contatto con la musica, la curiosità li ha spinti a provare. Giulia 10 anni è già da 3 che studia chitarra classica mentre Giovanni 5 anni ha iniziato i rudimenti di batteria. Trovo che la musica in giovane età sia un’ottima palestra per imparare a gestire i sentimenti e le emozioni che a volte il bambino non riesce a controllare.
3) Cosa pensi della musica oggi, e del business legato ad essa.
Sicuramente stiamo vivendo una trasformazione del mondo musicale e come tutti i grandi cambiamenti, spaventano. Iniziare a fare il musicista oggi, grazie alle nuove tecnologie, è piu’ semplice rispetto ad anni fa. Internet poi ha permesso lo scambio di informazioni tra musicisti distanti tra di loro e creato collaborazioni a distanza. Ma tutta questa innovazione ha generato anche una serie di problematiche che sembrano soffocare il music business di oggi. L’agevolare i musicisti nell’home recording è stata una bella cosa ma ha generato uno tsunami che ha inondato i canali musicali con una quantità enorme di musica qualitativamente medio/bassa. Poi i siti di File/Sharing sono stati una manna dal cielo per i “pirati” che a nome della libertà hanno bruciato ogni possibilità di guadagni futuri nella vendita dei CD con il conseguente abbandono degli investimenti da parte delle etichette.
Preoccupato di tutto questo?
Certo che no. Si tratta di cambiamenti, evoluzioni che ci sono già state in passato. Stiamo assistendo a come il music business si stia spostando dal vendere un prodotto come un cd a vendere un servizio come lo puo’ dare un sito di Music Streaming. L’utente finale è molto piu’ attento oggi al servizio offerto che ad un prodotto fisico. L’evoluzione delle cose è inevitabile, non si puo’ combattere ne fermare. Dobbiamo solo capire come cambiare il nostro modo di vedere le cose e cavalcare questa nuova evoluzione. E’ una sfida come le altre, e le sifide…. mi piacciono!
4) Sei disposto a metterti in gioco e a dare aiuto e questo è palese. A degli amici che hanno talento ma non riescono a trovare la strada giusta che consigli ti senti di dare?
Consiglio sempre di dedicare del tempo ad ascoltarsi bene dentro. A capire qual è il loro scopo nella musica (o nella vita) e a pianificare una strategia per raggiungerlo. A volte non si trova la via giusta solo perché si sta percorrendo la strada sbagliata, il sogno di qualcun altro che crediamo anche nostro. Avere ben chiaro un obiettivo in sintonia con quello che la nostra anima vuole, è già metà del percorso. Importantissimo è poi pianificare ogni singolo piccolo step per raggiungere la meta, cosa che assolutamente deve avvenire per scritto. Solo in questo modo si fisserà indelebile nella nostra mente.
5) Qual è la marcia in più del tuo Quadri Coach?
Il QuadriCoach è sicuramente una gran bella sfida. Ho cercato di creare una figura che nel mondo musicale di oggi, almeno in quello italiano, manca. Un coach che segua l’artista/band nelle difficoltà di ogni giorno. Lo aiuta a pianificare una strategia di promozione e di controllo dei risultati. Con domande mirate a fare sviluppare una miglior coscienza delle proprie possibilità, cerca di spingere l’artista ad accettare ogni ostacolo come una sfida da superare.
Perché credo che il QuadriCoach abbia una marcia in piu’? Perché ho sperimentato su di me in primis questa strategia. Sono stato coach di me stesso e ne ho capito le potenzialità. La marcia in piu’ sta nella sicurezza di riuscire ad essere realmente d’aiuto per gli altri.
6) In che modo i giovani possono rivolgersi a te e al QuadriCoach?
Naturalmente sono disponibilissimo a chiarire ogni dubbio riguardo questa figura di coach. Capisco benissimo la diffidenza in quanto cosa nuova. I miei contatti sono tutti nel sito http://www.quadricoach.com e sarò felice di rispondere a qualsiasi domanda mi venga posta.