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Qual è la vera Canicattini?

Creato il 25 novembre 2013 da Canicattivi @CaniCatTweet

O’ paisi nun succeri mai nenti“, questo è stato il ritornello che per molto tempo ci ha accompagnato, alimentato dalla fame di gossip (o cuttigghiu) che storicamente ci ha sempre accompagnati.

Anche io, per molto tempo, sono sempre stato convinto che la nostra cittadina fosse un luogo pacifico e tranquillo, magari noioso, ma almeno un posto sicuro dove crescere i propri figli e vivere lontano da certe preoccupazioni.

Eppure, negli ultimi tempi è successo di tutto: auto in fiamme, impiegati che rilasciavano certificati medici falsi in cambio di un “obolo”, maxi sequestri per motivi di mafia, case che bruciano e, negli scorsi giorni, immissione di banconote false.

Improvvisamente, Canicattini si è rivelata essere un covo di malaffari, di piccola e grande entità, in maniera sufficiente da creare sconforto e rabbia fra la popolazione onesta (la stragrande maggioranza) canicattinese. Ma anche qui, con dispiacere, devo constatare che per lo più la conoscenza di questi fatti viene vissuta col consueto spirito curtigghiaru, quasi come si trattasse di un caso di corna.

Allora non so più cosa pensare della mia città, non so più quanto abbia senso parlare di legalità se il terreno sul quale dovrebbe attecchire risulta talmente sterile.

Per molto tempo ho vissuto lontano dal mio paese e sempre mi sono descritto, con orgoglio, come un canicattinese, di Canicattini Bagni, Siracusa. Ultimamente, questo mio orgoglio sta vacillando e, lo confesso, avrei tanto bisogno di scorgere un segno, nella quotidianità cittadina, che mi faccia capire che mi sto sbagliando. Perchè sarebbe l’errore migliore commesso in vita mia.

Andrea Uccello


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