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Qualche banale considerazione sulle regionali siciliane

Creato il 29 ottobre 2012 da Tiba84
Qualche banale considerazione sulle regionali sicilianeInnanzitutto il risultato. Tra i due sfidanti (Crocetta e Musumeci), la spunta il grillino Cancelleri, il cui movimento politico ottiene 20000 voti in più del PD e 30000 più del PDL, a scendere gli altri. Sulla definizione di un vincitore, però, sarei cauto: le elezioni non sono una partita di calcio, ma un impegno politico, non si vince ottenendo più voti, ma sapendo governare. L'onere del governo spetta a Crocetta e, credo, potrà dirsi vincitore solo se dimostrerà di saper governare pur non avendo una maggioranza chiara. Il M5S, di fatto, ha più voti, ma non vincerà finché non uscirà dalla condizione di minorità che ne è anche la condizione vincente.
Vincitore ancora incerto, pertanto (e non si deve escludere la pazza alleanza PDL-MPA, Musumeci-Micciché), di certo ci sono alcune informazioni importanti: prima fra tutte, il M5S è in crescita esponenziale. Seconda notizia, il PDL è spaccato e ha subito l'incapacità politica dei suoi uomini: pare sull'orlo del baratro. Il Pd, invece, non ha subito una disfatta, tuttavia, terza notizia, doveva sfruttare meglio l'occasione.
Dal punto di vista di questi ultimi, infatti, parlare di vittoria è da folli, soprattutto perché hanno perso voti rispetto alle ultime regionali (non mi azzardo in incroci pericolosi), soprattutto perché erano un partito di opposizione e dovevano far valere sia la propria diversità da chi ha portato la Sicilia in questa situazione, sia puntare di più sulla campagna. Non hanno perso, ma hanno perso un'occasione d'oro. Intanto quella di proporre una politica diversa, di raccogliere le istanze di un Paese intero stanco da una politica che sfrutta la propria poltrona per l'interesse privato, di mostrarsi attenti alle vere esigenze di una popolazione che vede lontana ogni soluzione alla situazione attuale. Il PD non ha fatto nulla di tutto questo, anzi, non ha quasi nemmeno partecipato alla campagna elettorale: come Grillo è rimasto in Sicilia due settimane, i dirigenti del PD non si sono neanche visti.
Qualche banale considerazione sulle regionali sicilianeGrillo, infatti, ha fatto una campagna straordinaria (un'analisi del suo corpo, qui): si è allenato per attraversare a nuoto lo stretto, è rimasto in Sicilia, ha comunicato con la gente. Sarà anche stato populista, banale, volgare e fuori luogo, ma l'alternativa a Grillo non c'era. Questo non significa che la gente sia scema, tutt'altro. Indica, infatti, un'interesse per la politica che va curato. Non si può restare a Roma o viaggiare solo nel Nord del Paese, sperando che questo basti. E questo è un merito di Grillo, che ha raccolto voti là dove gli altri sono spariti: la politica si fa così, al di là dei contenuti che uno porta avanti.
Inoltre, Grillo ha portato istanze che non sono solo anti-politiche (o vicine alla pancia dell'elettore), perché alcuni suoi aspetti colpiscono al cuore le difficoltà della politica, che pretende di poter cambiare. Il PD, viceversa, sembra totalmente scollegato dai problemi reali, troppo intento a litigare su questioni di principio. Importanti, tanto che hanno un rilievo decisivo per la vita politica e sociale del nostro Paese. Ma non sono le uniche. E' inutile, infatti, avere "valori" da sbandierare, se poi questi valori non si traducono in una politica capace di innovarsi, di essere al passo coi tempi, eccetera.Inutili, infatti, se non è una politica che si impegna a fondo in ogni elezione: Grillo ha dato l'impressione di poterle vincere, il PD no.
Detto questo, io ero tra quelli che aveva scommesso su una vittoria netta del M5S: sono stato smentito. Perché l'impegno profuso ha portato molto, ma non moltissimo. Insomma, non credo che la campagna sia stata a costo zero. Come si suol dire, ma questo non è certo un demerito per Grillo e i suoi: si presentavano come nuovo e sono riusciti nell'impresa di farsi accogliere e votare.
Il PD deve riuscire nella sua adesso: che è quella di cogliere le istanze di cambiamento e di crescita. Crocetta, infine, avrà qualche difficoltà: dovrà dimostrarsi capace di dialogare: la disponibilità all'incontro, infatti, è un ottimo mezzo per trasformare la sua mezza-vittoria elettorale, in una vittoria politica. Dovrà cambiare gli anti-politici in politica, accogliendo le loro istanze per il bene della sua Regione.Sarà un bel passo avanti anche per il PD che, mi auguro, non commetta più errori simili...

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