Ieri è andato in onda un raccapriciante spettacolo su Canale 5.
Un ore e venti di monologo di Silvio Berlusconi camuffato da intervista talmente finta e asservita che si provava un sincero imbarazzo nell'assistere.
Ci sono alcune considerazioni che è importante, secondo me, fare e che si discostano dall'"intervista" in sè
- SE QUESTA E' UN INTERVISTA
Molti tipi sinistri hanno sempre sostenuto che se la persona su cui devi giornalisticamente indagare o che devi intervistare o su cui devi dare notizie scomode è anche la persona che ti paga lo stipendio, l'indipendenza del giornalista è messa a dura prova.
E' c'è sempre stata una levata indignata di scudi dicendo che erano tutte fesserie.
Bene, Barbara d'Urso (che è stata pubblicista) ha confermato questo rischio a Libero ammettendo candidamente che lei è "una di famiglia" e che conosce personalmente i suoi superiori.
Come poteva una persona del genere fare domande scomode sul rapporto tra Berlusconi e le minorenni, sulle escort e via discorrendo senza mettere in difficoltà due "persone eccezzionali" come Piersilvio e Marina Berlusconi (cioè colui che la fa andare in tele e colei che gli pubblica i libri)? (1)
-SCOOP O CONFLITTO D'INTERESSI?
Alessandro Sallusti ha definito su twitter uno "scoop" l'intervista del Fantino.(2)
Premesso che non è una novità che io e Sallusti abbiamo idee diverse su cosa sia il giornalismo d'inchiesta e di conseguenza che un intervista concordata e di quel tipo sia difficile etichettarla come scoop, a me sembra
uno dei migliori esempi di conflitto d'interessi.
Su una televisone di proprietà di Silvio Berlusconi, una conduttrice pagata da Silvio Berlusconi e amica della famiglia Berlusconi, intervista Silvio Berlusconi.
Si potrebbe intitolare questa intervista come una popolare sitcom.
Tutto in famiglia
-IL DESERTO DEI SOSTENITORI
Dopo il solito delirio politico nosense, culminato nel trito e ritrito "aboliremo l'IMU" (piccola precisazione per chi non lo ricordasse, l'IMU non è stata messa dal governo Monti ma è stata introdotta il 23 Marzo 2011 sotto il Governo Berlusconi) i politici tradizionalmente a lui più vicini hanno preso le distanza e non in maniera lieve.
Il vicecapogruppo pdl al Senato Quagliariello ha detto " chi fa una proposta del genere (togliere l'imu) deve corredarla con l'indicazione di alternative per raggiungere quegli effetti che l'Imu ha prodotto"
Franco Frattini, più volte ministro dei Governi Berlusconi " La candidatura di Berlusconi farebbe venir meno l'unità dei moderati italiani"
Maurizio Lupi, vicepresidente della Camera in quota Pdl " solo lui (Monti) può rimettere insieme tutti i moderati" (3)
E questo, per l'uomo che era riuscito a tenere unita una coalizione con un partito fortemente improntato sulla nazione e sullo Stato (An) e uno secessionista e antistatale (Lega Nord) è il dato politco più evidente.
La tiritera non tira più
Comunque la pensiate arrivederci da Brain on Air
1)Libero
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3)Il Fatto Quotidiano