L’ideale sarebbe partire senza guida, ma non sempre è possibile. E allora vi racconto le mie guide preferite. In Sicilia ho potuto fare qualche confroto.
Sull’argomento guide ho già scritto qualche tempo fa e ho fatto una confessione: sono unfedele lettore delle Routard (non capisco solo l’assurda assenza di una guida del Giappone). Credo però che le guide di viaggio in generale siano arrivate a un punto critico. Sono minacciate dal web e da app che offrono informazioni magmatiche e non sempre verificabili, ma spesso preziose e soprattutto gratuite o quasi (Tripadvisor,Minube). Il lavoro che le guide classiche fanno di organizzazione del caos, con la garanzia della loro autorevolezza è per me fondamentale. Ma non sempre le guide riescono a essere aggiornate quanto il web o affidabili, punto per me cruciale. Senza contare che seguire le guide alla lettera è il contrario del viaggio indipendente: crea esperienze uguali in serie, in cui ci si trova perplessi negli stessi posti con la stessa guida in mano come in un brutto tour organizzato.
Cattedrale di Monreale (foto di Patrick Colgan)
Uno dei punti più alti – in tutti i sensi – della visita del Palermitano
Il confronto
Tutto questo per dire che secondo me le guide Marco Polo sono una bella sorpresa e sfruttano una nicchia rimasta libera. Sono guide essenziali , leggere e costano menò della metà delle Routard e Lonely planet diventate piuttosto care: è 10,90 euro il prezzo stampato sulla Marco Polo, ma online si trovano pure a meno. In un recente viaggio in Sicilia ho avuto modo di confrontarle tutte e tre. Certo la Marco Polo della Sicilia conta 140 pagine invase di foto, mentre la Routard conta quasi 500 pagine fitte di informazioni. Ma per chi si informa molto sul web e vuole una guida estremamente leggera, che si può tenere in tasca (provateci, con certe Lp) da usare solo quando necessario direi che la Marco Polo è ideale (il concetto, meno estremo, è simile a quello delle guide piccole di No Borders Magazine). Sembra quasi che la guida ad alcuni aspetti abbia rinunciato a priori, anche saggiamente, per restare essenziale e non invasiva, rimandando a internet quando necessario e sugli aspetti dove la forza del web vince: pochi alberghi (tanto tutti usano tripadvisor), cartine molto piccole dei centri storici (tanto spesso sono fornite dagli uffici del turismo o dagli alberghi), poche informazioni su arte e storia e via dicendo…
Io continuo a preferire le Routard, ma le Marco Polo mi hanno piacevolmente sorpreso e non escludo di utilizzarle di nuovo
I punti di forza*
- La guida è molto chiara. E’ sintetica, ma scritta con voce calda e personale. E’ scritta da un tedesco, ma un italiano non lo potrebbe scoprire leggendola. Le informazioni sono ben organizzate, raccolte in classifiche, box, sezioni dedicate, sempre evidenziate, segnalate, sottolineate: è facilissimo orientarsi fra le pagine.
- C’è una grande cartina estraibile in una comoda tasca di plastica. Spesso le altre guide non forniscono visioni di insieme così ampie e chiare (se non magari striminzite in una paginetta o sulla quarta di copertina) e di comodo utilizzo.
- E’ piena di foto molto belle. Per me, che amo le informazioni, amo leggere e non voglio rovinarmi la sorpresa e lo stupore guardando le foto in anticipo non è un punto a favore. Ma so che per molti è un aspetto importante.
- Le informazioni sono risultate quasi sempre corrette e condivisibili.
- Prezzo imbattibile, la metà dei concorrenti principali (10,90 euro la guida della Sicilia!)
- Scelte originali e ben organizzate: i consigli dei lettori, i consigli della gente del posto, le cose da non fare, in giro con i bambini…
I punti deboli
- A volte la guida è troppo, troppo sintetica, specie sulle informazioni storiche. Non c’è molto da leggere a fronte di troppe foto, come scrivevo sopra (ma può essere anche un pregio)
- Cartine delle città molto piccole. Chi si sposta a piedi o con i mezzi pubblici deve fare affidamento su altre mappe.
- Poche informazioni sui trasporti e i collegamenti, sembra una guida pensata per chi si sposta in auto (e io mi sposto raramente in auto). Allo stesso tempo però, almeno nella guida della Sicilia, quasi non si parla dei campeggi (un paragrafo con un link a un sito) usati da molti che si spostano su quattro ruote.
* La guida valutata è la Marco Polo Sicilia, anche se l’impostazione delle altre guide è molto simile
link: Guidemarcopolo.it