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Intanto, il presidente del Parlamento Europeo, il tedesco Martin Schultz, sottolinea che il nuovo governo della Serbia sta facendo molto affinche' siano evitate le tensioni relative alla questione Kosovo e questo merita riconoscimento, scrive il giornale serbo 'Večernje novosti'. Il presidente del PE rileva che le condizioni per l'ingresso della Serbia all'Ue sono definite chiaramente e sottolinea che adesso bisogna aspettare la prossima valutazione della Commissione europea prevista per la prossima primavera. Schultz valuta che il prossimo giugno, come un termine per iniziare i negoziati, non e' un obbiettivo impossibile. "Gia' in base all'ultima visita di Angela Merkel a Belgrado si poteva vedere che la Germania resta molto scettica per quanto riguarda l'avanzamento della Serbia. Naturalmente, vi e' il ruolo delle relazioni tra la Serbia ed il Kosovo. Secondo la mia opinione, il governo della Serbia non ha contribuito a maggiori tensioni. Ritengo che questo bisogna sottolinearlo", ha precisato Martin Schultz a 'Večernje novosti' e ha ammesso di essere stato anche lui all'inizio molto scettico a proposito del nuovo presidente Tomislav Nikolić e del nuovo governo serbo. Adesso pero', il presidente del PE ammette di essersi sbagliato. L'attuale governo tedesco continua pero' ad essere sospettoso, spiega Schultz, ma per quanto lo riguarda si aspetta il prossimo rapporto della Commissione europea sull'avanzamento e il rapporto del PE. Schultz rileva che adesso davanti alla Serbia vi e' un ruolo importante: essa puo' essere un fattore di stabilita' nella regione balcanica. Il ridimensionamento delle tensioni tra Kosovo e Serbia e' sempre un contributo in piu' a questo obbiettivo. Tuttavia, avverte il presidente del PE, le relazioni tra i due paesi restano estremamente delicate e difficili e ogni passo e ogni parola pronunciata rappresentano un rischio.
[*] Corrispondente di Radio Radicale. Il testo è tratto dalla puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi.
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