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Quali sono le buone cause?

Da Mammarum

Quali sono le buone cause?


Quando ero piccola uno dei sogni per il mio futuro era quello di fare il medico, per potere aiutare chi stava male.

La vita poi mi ha portato ad intraprendere altre strade, ma il candore e la purezza dei sentimenti di quando si è bambini, quei sentimenti nel sentire così forti le buone cause, dovremmo cercare di mantenerli sempre, e non perderli mai.

Per questo ammiro profondamente chi ha fatto della sua vita e del suo lavoro l'aiutare gli altri.

Anche noi però nella vita di tutti giorni però possiamo farlo.

Ogni giorno, possiamo essere sempre pronti ad aiutare gli altri, non c'è bisogno di essere medici o infermieri: dall'aiutare qualcuno con la carrozzina, al fare passare avanti una donna incinta, al fare sedere in un posto libero una signora anziana.

A volte non c'è bisogno di andare lontanto. Magari ci informiamo per del volontariato, e poi abbiamo una nonna a casa da sola che ha bisogno di qualcuno.

E poi sì, per chi vuole, c'è il volontariato.

Poi ci sono le organizzazioni benefiche, da scegliere ed appoggiare, con donazioni ogni tanto, oppure con continuità.

A volte può sembrare difficile al giorno d'oggi anche scegliere un'associazione benefica da appoggiare: ci fidiamo sempre meno, e anche le entrate in famiglia sono sempre meno, mentre purtroppo le realtà in difficoltà che hanno bisogno di fondi aumentano.

Per questo credo sia molto utile tutto ciò che possa essere fatto per riaccendere il nostro desiderio di fare del bene.

A questo scopo, la CBM Italia Onlus ha commissionato ad AstraRicerche una ricerca molto interessante sull'advocacy in Italia, per verificare l'opinione degli Italiani in merito a tematiche importanti e difficili come l'ingiustizia, l'emarginazione e il disagio sociale.

CBM è la più grande organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella prevenzione e cura delle forme evitabili di cecità e disabilità nei Paesi del Sud del mondo

CBM opera in Africa, Asia e America Latina in stretta collaborazione con realtà locali, sostenendo progetti e interventi di tipo medico-sanitario, riabilitativo ed educativo

Da questa ricerca è emerso che un italiano su due sostiene un'associazione no profit , e che viene sentita come prioritaria la lotta al maltrattamento e alla violenza sui bambini (61%) e sulle donne (56%), seguita dall'assistenza agli anziani (58%), alle persone con disabilità (56%) e ai malati gravi o terminali (52%).

L'indagine ha inoltre esso in luce che la scelta in favore di un'organizzazione piuttosto che di un'altra sia determinata dai sentimenti che l'immagine stessa comunicata dall'Associazione a scopo benefico è in grado di comunicare al pubblico, primi tra tutte i sentimenti di solidarietà, e il desiderio di rendere la società migliore.

CMB Italia crede fortmente nellimportanza dell'Advocacy come strumento di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per fare crescere queste importanti tematiche, e promuovere una società che includa gli individui, senza differenze di alcun tipo!

Potete leggere ulteriori dettagli della ricerca in questo PDF: Libro Advocacy.

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