Qualità della vita, Siracusa prima in Sicilia
In crescita Catania. Perde punti Palermo
Se su economia e occupazione l'isola è tra gli ultimi posti raggiunge invece la vetta dell'indicatore della felicità
CATANIA - Peggio di Caltanissetta fa solo Foggia. La 22esima edizione della ricerca annuale del Sole 24 Ore dedicata alla qualità della vita sul territorio, con un’analisi sulla vivibilità nelle 107 province italiane, vede agli ultimi posti della classifica la Sicilia. La provincia di Palermo è 102esima, a metà strada tra quella di Trapani (103) e di Agrigento (101). Enna perde 14 posizioni rispetto alle rilevazioni del 2010 e scende al 99esimo posto. Catania di posizioni ne guadagna 3 ma è comunque 96esima. In crescita Messina che, sebbene occupa la casella 89 della classifica, guadagna otto posizioni. Ragusa ne guadagna tre (87) e chi cresce addirittura di 15 posizioni è la provincia di Siracusa, che passa dalla 96esima posizione dell’anno prima, a quella attuale a quota 81esima. Se Foggia invece è la provincia con la peggior qualità di vita, (nel 2010 occupava il penultimo gradino), tra le città di maggiori dimensioni Milano (19) scalza Roma (23). Napoli e Torino si collocano rispettivamente al 105esimo posto e al 51esimo. La ricerca ha tenuto conto di indici come il tenore di vita, affari e lavoro, servizi/ambiente/salute, popolazione, ordine pubblico e tempo libero.
I SICILIANI SORRIDONO – Intanto anche se la Sicilia è agli ultimi posti sia per quanto riguarda la qualità della vita che per quanto riguarda i dati sulla disoccupazione nelle rilevazioni di Bankitalia, i siciliani non perdono il buon umore. Un sondaggio di Ipr Marketing mostra infatti che in un’indagine sul rilevamento dell’indice di «felicità» condotta su scala nazionale, alla domanda («Personalmente, lei è felice?») proposta agli intervistati, ben il 20 per cento dei palermitani ha risposto affermativamente. Collocando il capoluogo siciliano in vetta alla classifica, seguito da Massa Carrara, Lodi e Crotone.
Tutti ci riconoscono per ciò che si vede. Ma è ciò che non si vede la parte più affascinante di noi!