Non può che rieccheggiare, nell'Italia di oggi, l'esempio di Giorgio Ambrosoli, liquidatore della banca di Sindona, ucciso su mandato dello stesso la notte tra l'11 e il 12 luglio 1979. Esempio di onestà, di rigore e disciplina che oggi, nell'Italia berlusconiana spaventa tutti (a me è parso evidente, nel libro del figlio, Qualunque cosa succeda, il richiamo a Berlusconi!).Esempio positivo di una lezione ancora troppo attuale e poco ascoltata oggi, perché come allora la nostra classe politica fa affari con la mafia a scapito della nazione (come si sa, il crack Sindona portò ad una svalutazione enorme della lira; come oggi, la cattiva politica non trova le giuste soluzioni per uscire dalla crisi e lo fa pesare agli italiani). Ambrosoli ricorda quel motto di Sant'Ambrogio, vescovo di Milano, quando disse: "Voi pensate che i tempi siano cattivi, che i tempi siano pesanti, che i tempi siano difficili. Vivete bene e muterete i tempi".
L'esemplarità sta in questo "bene" oggi oscuro e ignoto anche a quei pochi che potrebbero davvero, per l'ordine delle proprie ragioni, trasformare l'Italia. Un bene che, probabilmente, in ricordo di Ambrosoli, possiamo definire con le sue stesse parole che scrisse in una lettera alla moglie:
È indubbio che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l'incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un'occasione unica di fare qualcosa per il paese.
Ricordi i giorni dell'UMI, le speranze mai realizzate di far politica per il paese e non per i partiti: ebbene, a quarantanni, di colpo, ho fatto politica e in nome dello Stato e non per un partito. Con l'incarico, ho avuto in mano un potere enorme e discrezionale al massimo e ho sempre operato - ne ho la piena coscienza — solo nell'interesse del paese, creandomi ovviamente solo nemici perché tutti quelli che hanno per mio merito avuto quanto loro spettava non sono certo riconoscenti perché credono di aver avuto solo quello che a loro spettava: e hanno ragione, anche se, non fossi stato io, avrebbero recuperato i loro averi parecchi mesi dopo.
I nemici comunque non aiutano, e cercheranno in ogni modo di farmi scivolare su qualche fesseria, e purtroppo, quando devi firmare centinaia di lettere al giorno, puoi anche firmare fesserie.
Qualunque cosa succeda, comunque, tu sai che cosa devi fare e sono certo saprai fare benissimo. Dovrai tu allevare i ragazzi e crescerli nel rispetto di quei valori nei quali noi abbiamo creduto [... ] Abbiano coscienza dei loro doveri verso se stessi, verso la famiglia nel senso trascendente che io ho, verso il paese, si chiami Italia o si chiami Europa.
Riuscirai benissimo, ne sono certo, perché sei molto brava e perché i ragazzi sono uno meglio dell'altro [... ]
Sarà per te una vita dura, ma sei una ragazza talmente brava che te la caverai sempre e farai come sempre il tuo dovere costi quello che costi.





