Cetto La Qualunque è...la summa dei difetti di un politico dei nostri giorni. Discesa in campo per fini personali, onde evitare pericolosi cambiamenti dello status quo ante. Cattolico per incoscienza, donnaiolo con coscienza. Nemico di qualsiasi "normale" abitudine al rispetto delle "norme". Welcome nel meridione corrotto e maltrattato, criminale e dilaniato. Antonio Albanese propone al pubblico cinematografico una delle sue maschere più riuscite, ideata per gli sketch televisivi. Non sempre il passaggio dal piccolo al grande schermo funziona. Ma produttori, registi e artisti stanno trovando le chiavi giuste per evitare scontati flop. Fandango, Giulio Manfredonia e, appunto, Albanese puntano sulla strada della costruzione, intorno al personaggio di La Qualunque, di una commedia dove caratteri, location, colori sono, volutamente, esagerati. Si ripropone il piccolo mondo dell'imprenditore truffaldino, sintetizzandoci dentro tutti i vizi conosciuti (e amati?) dagli italiani e caricando sfumature e personaggi, in un quadro che si vorrebbe grottesco. Nei siparietti che ricalcano maggiormente le atmosfere già viste in tv, Albanese dà il meglio di sé, trascinandosi dietro la buona riuscita delle scene e delle battute e le risate del pubblico. Dove invece il timone vira di più verso ricostruzioni da commedia standard, ecco che la dimensione cinematografica, e l'effetto comico, vacillano. Si fanno strada sorrisi che, comunque, la bravura di Albanese e i suoi tempi comici riescono a strappare. Forse sarebbe stato opportuno un maggiore sforzo nel rendere ancora più grotteschi e marcati i personaggi e le situazioni portate in scena. Per il resto si tratta di risate amare, visto il momento politico, sociale e culturale vissuto dall'Italia. L'ignoranza, la corruzione, l'incoerenza di La Qualunque faranno riflettere? Poche speranze in tal senso.
Cetto La Qualunque è...la summa dei difetti di un politico dei nostri giorni. Discesa in campo per fini personali, onde evitare pericolosi cambiamenti dello status quo ante. Cattolico per incoscienza, donnaiolo con coscienza. Nemico di qualsiasi "normale" abitudine al rispetto delle "norme". Welcome nel meridione corrotto e maltrattato, criminale e dilaniato. Antonio Albanese propone al pubblico cinematografico una delle sue maschere più riuscite, ideata per gli sketch televisivi. Non sempre il passaggio dal piccolo al grande schermo funziona. Ma produttori, registi e artisti stanno trovando le chiavi giuste per evitare scontati flop. Fandango, Giulio Manfredonia e, appunto, Albanese puntano sulla strada della costruzione, intorno al personaggio di La Qualunque, di una commedia dove caratteri, location, colori sono, volutamente, esagerati. Si ripropone il piccolo mondo dell'imprenditore truffaldino, sintetizzandoci dentro tutti i vizi conosciuti (e amati?) dagli italiani e caricando sfumature e personaggi, in un quadro che si vorrebbe grottesco. Nei siparietti che ricalcano maggiormente le atmosfere già viste in tv, Albanese dà il meglio di sé, trascinandosi dietro la buona riuscita delle scene e delle battute e le risate del pubblico. Dove invece il timone vira di più verso ricostruzioni da commedia standard, ecco che la dimensione cinematografica, e l'effetto comico, vacillano. Si fanno strada sorrisi che, comunque, la bravura di Albanese e i suoi tempi comici riescono a strappare. Forse sarebbe stato opportuno un maggiore sforzo nel rendere ancora più grotteschi e marcati i personaggi e le situazioni portate in scena. Per il resto si tratta di risate amare, visto il momento politico, sociale e culturale vissuto dall'Italia. L'ignoranza, la corruzione, l'incoerenza di La Qualunque faranno riflettere? Poche speranze in tal senso.
Possono interessarti anche questi articoli :
-
Talkin' 'bout my generation
Arrivati a un certo punto della vita ci dovrebbe essere una svolta; prima o poi bisognerebbe crescere, evolversi, maturare e infine diventare adulti. Leggere il seguito
Il 15 giugno 2015 da Ant
ARTE, CULTURA -
Gli scaduti
di Lidia Ravera - BompianiL'altro giorno ho visto, in tv, un'intervista molto 'casalinga' di Lidia Ravera, che mostrava la sua casa a Roma, parlando di scelte... Leggere il seguito
Il 03 giugno 2015 da Paolob
CULTURA, LIBRI -
Andrea Giachè - Stupide stelle
Stefania non era amata da sua madre, non era amata da suo padre. Aveva solo un amico, Tommy, che ogni giorno rischiava la vita per difendere la città. L’aveva... Leggere il seguito
Il 29 maggio 2015 da Tuttosuilibri
CULTURA, LIBRI -
La Crisi della Scena Musicale Italiana: Cause, Soluzioni, Prospettive Volume 2
Tutta colpa di internet? La nostra analisi non può a questo punto non considerare i grandi cambiamenti apportati alle nostre esistenze dall'esplosione di... Leggere il seguito
Il 29 maggio 2015 da Dietrolequinte
CULTURA -
In arrivo CHOMSKY-PAPPE', "Palestina e Israele: che fare?"
Ha ancora senso oggi parlare di Palestina e Israele usando espressioni come “processo di pace”, “soluzione a due Stati”, “partizione”? Leggere il seguito
Il 27 maggio 2015 da Sherzade90
CULTURA, LIBRI -
Ida Verrei, "Arràssusìa"
Arràssussìa Di Ida Verrei Fabio Croce editore 2015 Recensione di Adriana Pedicini La vita è sempre un insondabile mistero. Non ci sono previsioni o programmi ch... Leggere il seguito
Il 25 maggio 2015 da Signoradeifiltriblog
ARTE, CULTURA