Le soddisfazioni per un disoccupato, diciamocelo, sono poche.
Egli (o ella), si alza la mattina con difficoltà, raramente toglie il pigiama, si guarda allo specchio possibilmente senza lenti a contatto, così da abituarsi all’immagine sfocata di sè che hanno anche gli altri, che l’hanno costretto a diventare (e così da non prendere una mira troppo accurata quando gli viene voglia di sputarsi in faccia). Si trascina stancamente per casa, fa colazione – con calma, tanto non c’è nessuna fretta, nessun posto dove andare, la gente lavora tutta…-. Fa un’ABBONDANTE colazione. tanto non c’è nessuna fretta.
Poi, dopo essersi lavato i denti perchè l’ultimo baluardo di civiltà a cui resta aggrappato è l’igiene personale (non togliersi il pigiama è un conto, non cambiarlo, non lavarlo, non lavarsi etc. un altro, mi raccomando! – non è risparmiando l’acqua della lavatrice che sopravviveremo.. tanto la bolletta arriva comunque con un conguaglio preventivo..). Dicevo, dopo essersi lavato i denti si trascina alla postazione del pc.
Ancora di salvezza, ultimo contatto con il mondo (Eccettuata Barbara D’Urso, ma per quella dobbiamo trascinarci fino al pomeriggio e forse.. forse sarebbe meglio non farlo). Finestra spalancata sulle meraviglie che può offrire il mondo di internet, il disoccupato accende il pc, ammettiamolo, in cerca di buone notizie.
Che ovviamente non arrivano (mica pensate di essere in una favola di Perrault?).
Nessun cacciatore di teste ci sta contattando, non arrivano nemmeno risposte dai più pidocchiosi annunci cui avete risposto (è gente che lavora, quella non ha mica il tempo di rispondere alle nostre insulse candidature). I giornali dicono sempre le stesse cose (e anche solo leggere un titolo che parla di politica ci fa venire i conati di vomito da tirar su la colazione – dopo tanto tempo investito per farla? Lasciam dunque perdere la politica). Il figlio di Kate non è ancora nato, e quindi ancora non se ne conosce il sesso. Neanche quello di Belen, quindi a capo come prima. Corona è ancora in carcere. Assassini, stupratori, ricattatori, politici corrotti, sono ancora tutti fuori… same old same old, insomma.
E quale è l’ultima spiaggia del disoccupato, eh? (A parte il blogging, intendo). Dopo aver passato in rassegna le notizie fondamentali, i post degli altri blogger che partecipano alla “catena della solidarietà” per tenerci occupati e averci qualcosa da dire (Altrimenti, ci resta la morte cerebrale, la solitudine.. non voglio neanche pensarci)… cosa andiamo a fare, eh?
Lo so, lo so che quando lavoravate anche voi lo facevate, come me. Soprattutto negli ultimi tempi, quando eravate alla disperata ricerca di buone notizie, un segno cosmico, uno sfarfallio di speranza. Per prima cosa quando accendevate il pc in ufficio, il caffè ancora fumante in mano… Consultavate l’oroscopo. Ovviamente.
Qualcuna di voi andava anche sulla pagina dei Tarocchi, a fare un paio di giri di carte.
Sempre le solite, criptiche risposte, he volevano dire tutto e il contrari di tutto. E che alle vostre domande non rispondevano mai?
“Mi chiamerà il talent scout?” “Mi chiamerà il mio amore?” “Il nostro AD creperà d’infarto liberandoci tutti?” “quella stronza della mia collega che non è in cassa integrazione, verrà stirata da un motorino?” etc. etc. Ad libitum.
Alcune cose, poi, sono successe (ma non vi dico quali…) e perciò, per quanto poco attendibile, l’abitudine dell’oroscopo, quel tenue filo di speranza che ci si accende dentro al leggere di qualche lieta insperata novella che dovrebbe arrivare (marte in trigono, luna calante, da marzo ottime notizie, 5 pallini in amore, Branko dice che questo è l’anno del vostro segno… si, come lo scorso. E si è visto), nonostante tutto continuate a crederci. Ed è più forte di voi: la mattina si legge l’Orscopo.
Salvo poi, che anche quel farvi due risate, diventa un’amarezza, quando pure l’oroscopo ci si mette, a prendere per il culo.
ARIETE: Venerdi, 8 Febbraio
Ecco la giornata adatta per occuparsi di carriera e immagine pubblica. Il periodo porta intenso lavoro, ma altrettante soddisfazioni. Con tempismo cogli le buone occasioni che il settore delle comunicazioni sta offrendo. Non fermarti di fronte a iniziative insperate che ti portano verso nuovi step di carriera.
Ah. Ah. Ah. Sagomacce…