Una volta Babbo Natale in persona mi ha lasciato sotto l'albero insieme ai regali un biglietto.Non lo dimenticherò mai.Avevo sei anni. Mia sorella cinque. Sapevo leggere appena. Ho riconosciuto tra le lettere scritte con grafia tremante il mio nome e quello di mia sorella. Non vi dico il batticuore.L'ho guardata stupita, ricordo che lei mi ha strappato il biglietto di mano ed è corsa dalla mamma per farselo leggere. La mamma sembrava davvero stupita. Il mittente era proprio lui BABBO NATALE. Con tono solenne ha letto il biglietto. C'erano tanti auguri di serenità e un lungo post scriptum che la mamma ha rimarcato più volte e che recitava più o meno così:Care bambine, passando con la mia slitta vicino alla finestra della vostra camera vi ho sentito spesso litigare, per questa volta sono stato buono e vi ho portato lo stesso i regali, ma mi raccomando fate le BRAVE. Ci fu un attimo di silenzio. Sconcerto. Davvero ci aveva sentite litigare allora. Non erano solo minacce della mamma "Babbo Natale vi vede, vi sente, occhio!"Allora esisteva davvero! Quel biglietto, la sua grafia, erano prove della sua esistenza. Ancora più reali che vederlo. Quel momento è per sempre restato nella mia memoria come un ricordo prezioso.
Così ora che sono mamma ho pensato che sarebbe bello lasciare tracce del passaggio di Babbo Natale in casa nostra per renderlo ancora più reale. Navigando ho trovato qualche spunto di oggetti e indizi da disseminare per casa utili ad alimentare racconti di fantasia, la vostra convinzione e il vostro stupore faranno il resto:
- Il suo cappello rosso dimenticato sul divano
- Un pezzo del suo cappotto attaccato alla finestra
- Impronte grandi fatte con la farina
- Un biglietto scritto proprio da lui con particolari della vita del bambino poco conosciuti
- un po' di fieno delle renne
- un grande bottone nero della sua giacca
- gli occhiali del vecchio
- qualche pelo di barba bianca
- un suo guanto
- briciole di biscotti e una tazza di latte bevuta per metà