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Si sale e si scende… ok, ho detto una banalità, ma questa settimana ne sono successe davvero troppe, da dove cominciare…
Live, Britney Spears, divertimento, tre parole che quasi mai avete visto assieme contemporaneamente, eppure nella calda notte del 16 giugno a Sacramento in California, tutto ciò è successo! Tanto da sorprendere la stampa stessa, che comunque non si è risparmiata in critiche in parte esagerate ed in parte molto minore come legittime. Davano la bionda della Louisiana per finita ed in irreversibile declino, ma la “musa” delle cover metal non era d’accordo. Dopo un esordio ridicolo con il lancio del nuovo album “Femme Fatale” (che diciamocelo francamente: nessuno s’è prodigato a spiegarle quanto il significato del termine sia distante eoni da lei, ma tant’è…) con delle performance che hanno fatto ridere i polli e che hanno convertito al “Gaganesimo” migliaia di fedeli della Spears, che ora si stanno cospargendo il capo di cenere, visto quello che si sono trovati davanti.
2 mesi di incessanti prove si sono fatti vedere: la Spears si muove, non come ai bei tempi, però in questo caso si rivela un pregio in quanto le permette di performare cantando la maggior parte delle canzoni. So cosa state per dire: “una cantante deve cantare”, tuttavia si è riusciti per svariati anni nel caso di Brit a non farlo mai segnalare, anche nei casi meno perdonabili. In ogni caso, vedere per credere:
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Chi scende: Lady GaGa, che dopo un discorso storico, almeno in Italia, all’EuroPride di Roma, talmente efficace che alcuni la volevano candidare alla guida del governo 2013, sicuramente lei sarebbe più efficace di Nichi Vendola, già mi immagino “il lunedì vestiti a piacere”… lasciamo perdere. Tra una performance e l’altra, evento che ormai, per motivi promozionali, avviene ogni mezzora, è uscito il video di “The Edge of Glory”, canzone di “Born this Way” che inaspettatamente ha avuto successo ed è stata promossa come singolo. Il corto ha avuto un parto travagliato, fatto di troupe e grande regista (Joseph Kahn) licenziati e di concept rielaborati; il risultato è qualcosa con una regia di uno di quelli spot che si vedono al cinema prima del film, tipo “Trattoria da Gino”, e una scenografia in carta pesta degna del teatro di paese. A chi attribuire questo fallimento commerciale? A Lady GaGa prima dell’uscita, alla “Haus of Gaga” (in sintesi il suo entourage) dopo.
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Alcuni dicono che tale scelta sia stata fatta in rispetto di chi ha collaborato in “TEOG”, Clarence Clemons, scomparso oggi, a cui è dedicato il video in cima, ma i tempi non ci sono visto che il malore che l’ha portato alla morte è arrivato solo nell’ultima settimana. Dopo McQueen, Clemons… riposino in pace.
Quando la rehab non finisce mai, stiamo parlando di Amy Whinehouse che ogni 3-4 mesi ricorda, nel suo tour di comeback, che alcol e altre sostanze non l’hanno ancora abbandonata, in questo caso a Belgrado:
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Che almeno ne facesse uso quando non deve cantare, come tutti gli artisti normali…
Pacman
Nostradamus
Magical Cat Adventure
Snake