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Quando la crudeltà umana non ha limiti

Creato il 14 marzo 2014 da Makinsud

E’ stato ritrovato sul ciglio di una strada alla periferia di Sant’Antimo agonizzante e moribondo: queste le condizioni in cui versava un pony pezzato di circa 7 anni ritrovato nel pomeriggio di domenica in una discarica di Napoli tra detriti e immondizia.
A ritrovare l’animale, due passanti che non hanno esitato a dare l’allarme, raccolto dopo pochi minuti da una volontaria animalista che ha soccorso il pony con coperte e cibo.

pony_rinvenuto_agonizzante

Il pony abbandonato come un rifiuto con una delle zampe posteriori spezzate non è stato il solo animale ritrovato in discarica, poco più distante giaceva morta un’esemplare di volpe con un filo di metallo che le trapassava la tempia. Dalla modalità crudele con cui sono stati eseguiti questi deprecabili gesti non si esclude l’ipotesi che lo scempio possa essere opera di bracconieri; intanto l’animale scampato alla mattanza è stato ricoverato in una clinica specializzata, non superando purtroppo la notte.

Ancora un caso di maltrattamento di animali, dove quest’ultimi diventano vittime dell’incoscienza e della stupidità dell’uomo che per noia o divertimento li tortura, sevizia e uccide. Siamo diventati talmente incivili da aver avuto bisogno di varare leggi che classifichino il maltrattamento come reato perseguibile per legge. Ci siamo forse dimenticati signori di un concetto semplice che sta alla base della nostra esistenza: il rispetto per la Vita. E la Vita non è solo quella di noi esseri umani vita è tutto ciò che ci circonda e chi la rispetta, la rispetta in ogni sua forma.

Rispettando gli animali si rispetta la Vita perché essi, al contrario di certi uomini, sono dotati di intelligenza e di sentimenti e affliggere loro sofferenze inutili e gratuite è segno di arretratezza culturale, di cattiveria e inciviltà. Sapete cosa diceva il noto filosofo tedesco Emanuel Kant a riguardo? “Possiamo giudicare il cuore di un uomo dal modo in cui tratta gli animali.”


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