Quando la memoria tira brutti scherzi

Ehi, vieni un attimo? Mi urla dal letto della sua camera. Dica signora. Ora il suo tono si fa più fievole quasi sussurrato per non farsi ascoltare chissà da chi. Senti, vai nella mia sala e mi prendi le forbicine che sono sul tavolino vicino al mobile, ho quest'unghia che mi si è rotta, la devo sistemà. Ma signora, qui non c'è la sua sala, siamo in ospedale. Mi guarda ed inizia a lanciarmi baci con la mano come se fossi la madonna di Lourdes. E' per questo che te lo dico, perchè mi fido di te al cento per cento. Mah... cos'è una missione di oo7? Chissà cosa ha capito la piccoletta! La piccoletta ha settantasei anni, occhi birichini e un viso tondo adornato da boccoli grigi. Mi faccia vedere l'unghia, ora gliele prendo le forbicine. Brava cocca. Forse la giovinotta ha bisogno di un viso familiare, si è un po' disorientata. Tenga la maschera dell'ossigeno però. E dov'è, non la trovo più. E' qui, sotto al cuscino, chi ce l'ha messa? Ahhh...io nel so! Adesso chiamiamo anche la figlia eh? Perchè la conosci? No, no, ma ho il suo numero. A siii, allora chiamala, vedi un po' se la trovi, senno chiama il maschio, il numero e sul quaderno nel corridoio. Forse la signora mi ha scambiato per la badante polacca. Quando arriva la figlia la riconosce, fortunatamente, le ha portato un giornale. Così la piccoletta inforca gli occhiali appoggiandoli sulla maschera dell'ossigeno ed inizia a sfogliare il quotidiano, ha l'aria di un'intellettuale di sinistra, alla Rosy Bindi. Chiede anche alla figlia se va nella sala a prendere ste benedette forbicine. La figlia mi guarda sbigottita e sussurra: ma è completamente fuori di testa. Beh...signora, succede che ci si possa disorientare. Ah.. ve ne siete accorti anche voi? Behh...si, io sono la badante polacca!