Quando nessuno imbroglia lo scatto perfetto vince

Strade, piscine, parchi. Donne acqua e sapone. Luci naturali. Quando, nel 1971, Arthur Elgort realizzò il suo primo servizio per  British Vogue, il mondo della fotografia di moda visse una scolta sensazionale. Niente pose, scenografie, studi: le immagini sembravano parte di un reportage teso a catturare la spontaneità.A omaggiare lo straordinario talento del 74enne fotografo americano adesso è la sua città, New York, che propone fino a quest'estate, alla Staley-Wise Gallery, un'ampia selezione dei suoi lavori nell'esposizione Arthur Elgort. E fino al 6 aprile la Galleria Carla Sozzani di Milano gli dedica la mostra The Big Picture, in contemporanea con l'uscita dell'omonima monografia edita da Steidl, un'antologica che raccoglie cinque decadi del suo lavoro.Nel corso della sua carriera Elgort, ha realizzato importanti campagne pubblicitarie, ha lavorato per Chanel, Valentino, Yves Saint Laurent e conquistato le copertine dei grandi fashion magazine. L'International Center of Photography di New York, il Victoria and Albert Museum di Londra e il Museum of Fine Arts di Houston ospitano collezioni permanenti del suo lavoro: anni di servizi fotografici in giro per il mondo, nati dalla sua passione per la musica e la danza, in particolare il jazz e il balletto degli anni '30 e '40. Protagoniste le donne, dalle supermodelle più famose del mondo ritratte prima che diventassero icone di bellezza alle attrici.
Per tutte le info sulla mostra di New York: http://www.staleywise.com/
Per le info sulla mostra milanese invece: http://www.galleriacarlasozzani.org/#/exhibitions/323/
Per sfogliare alcune pagine della monografia infine seguite il link: https://steidl.de/Books/The-Big-Picture-0002293745.html