In questo caso non certo parliamo d'arte, ma ho dubbi se si parli ancora di "lavoro", se nella migliore delle ipotesi questo viene riconosciuto come "Vu cumprà".
Sicuramente è importante dare qualche indicazione su come utilizzare gli articoli sul blog e la finestra facebook "Nella Stanza di uno Psicologo". Rappresentano un mezzo per poter riflettere su tematiche e problematiche psicologiche e non sostituiscono in alcun modo un confronto diretto con lo psicologo e tantomeno un percorso di psicoterapia. In questi giorni ho ricevuto diverse mail, comunicazioni tramite social network e telefonate. Alcune anche molto pesanti ed imbarazzanti, alla ricerca di "risposte gratuite ed immediate" sulle più svariate problematiche, spesso di coppia. Lo psicologo, se ci atteniamo allo stretto significato di lavoro, è una figura professionale di tipo sanitario e come tutte le altre svolge la propria professione con etica e nei contesti adeguati a poterlo fare. Lo psicologo non parla al telefono per dispensare consigli, né tantomeno accompagna la persona con ansia passo dopo passo attraverso messaggini sul cellulare o su whatsapp. Se questo accade probabilmente c'è qualcosa che non funziona nella relazione, e in questo senso il rischio è quello di cadere in un rapporto di "amici a pagamento". Il danno maggiore è certamente per la persona che si affida ad un rapporto di questo tipo.Mi rendo conto che ci possano essere molte resistenze a fissare un primo colloquio di consulenza, ma è il primo passo fondamentale per la costruzione di una relazione funzionante e feconda.
Spesso noto che le persone si preoccupano, prima della risoluzione del problema, ai costi, e considerano questo investimento "classe B" quando si tratta di uno psicologo, diversamente a quanto avviene per la classe medica.
Mi rendo ancora conto che tante persone hanno difficoltà a capire cosa significhi realmente confrontarsi con uno psicologo, e di tutti quelli che sono gli stereotipi che ruotano attorno alla nostra specializzazione. A questo si aggiungono dei pessimi esempi, come quelli delle sedute groupon, delle sedute di volontariato, delle consulenze online a tarda sera, dei messaggini telefonici, delle sedute fuori studio, dei volantini che propongono sedute scontate a 15 euro, che non fanno altro che rendere alle persone un'immagine di psicologo simile ad una camionetta che vende salsicce (si dice così?). Il risultato più certo è un mantenimento del problema e una straziante relazione (terapeutica?).
Lo psicologo non è un amico, non è un fidanzato segreto a cui fare regali o che fa regali, non è un parroco, non è il Grande Fratello che parla con la Marcuzzi, non è una pattumiera del Cavalluccio. Lo psicologo è una figura professionale reale e riconosciuta e in quanto tale va presa. Per fortuna trovo sostegno nel modo di lavorare di diversi colleghi.
Per chi svolge la professione con etica e l'ha appresa da chi questo lavoro lo svolge con passione, serietà, professionalità nel trovare l'equilibrio tra vita lavorativa e privata, è molto frustrante vedere tutto ciò, dai messaggini albaratto telefonico per una consulenza gratuita! E persino insistenti telefonate a tarda sera per un "voglio un consulto per un tradimento". Lo psicologo ha anche una sua vita privata.
Mi è ancora possibile prendere in carico visite individuali e a tal ragione ho esteso gli orari di ricevimento durante la settimana, ma sino aMaggio 2014ricordo che mi è impossibile accogliere consulenze di coppia. Per quest'ultimo caso è già presente una lista di attesa.
Ringrazio tutti per la collaborazione