Io non sono decisamente quella si può definire “Una donna autonoma” in tavola.
Non mi piace mangiare da sola, non mi piace neanche mettermi ai fornelli, se questo significa cucinare solo per me.
Ognuno ha i suoi difetti, io ho anche questo.
Ma non posso di certo rimanere senza mangiare.
Anche se mi farebbe bene, lo ammetto.
Così, ho escogitato un piano: quando mio marito è a lavoro ed io sono costretta a cibarmi, mi nutro di tutto ciò di cui mio marito può fare tranquillamente a meno.
Non che io abbia ancora capito come lui faccia a non amare il pesce, i finocchi e la carne di agnello, ma tant’è. Questo è un suo difetto, invece. Ma mica me lo ha detto prima di sposarsi, no no… Non mi aveva avvertito neanche che non gli piacciono i gatti, cosa ancora più grave.
Io ci provo a farlo diventare una persona normale, ma mica sono invincibile. Anche io ho i miei limiti.
Perciò, finché non impara che lo sgombro non è un attrezzo per lavorare il legno e che i gatti non si mettono al forno con le patate, io mi mangio quel che non piace a lui.
In previsione, un paio di ricettine semplici ma efficaci per chi, come me, ama piatti semplici, buoni e veloci da preparare.
Quindi, stay tuned and put your apron on!