Quando sventola Bandiera Arancione: Campo Tures

Creato il 06 agosto 2014 da Scaccoalleregine @ScaccoALeRegine
Quest'anno ho sigillato il sodalizio con le meravigliose terre dell'Alto Adige e ci sono tornata again.
Dopo aver scoperto con sommo stupore che le genti altoatesine, essendo di madre lingua tedesca, seguono poco la tv nazionale, mi sono sentita investita da una mission: spiegare alla provincia di Bolzano che Maria è la madre di tutti gli italiani.
Non è davvero possibile che ci sia anche solo una provincia d'Italia che non contribuisca all'auditel di Uomini e Donne, perciò ho diffuso il verbo con impegno anche nei masi più sperduti delle valli. Immaginatemi.

La destinazione del cuore è CAMPO TURES, eletta Bandiera Arancione dal Touring Club Italiano, quindi località di eccellenza nella conservazione del territorio, dei suoi beni culturali e dell'accoglienza turistica.
Il colpo d'occhio di questa località montana a nord di Brunico va tutto al castello medievale che domina il borgo e che, rendendosi visibile da molti punti, ne caratterizza il paesaggio offrendo scorci dall'atmosfera magica.
E' uno dei castelli più grandi e meglio conservati di tutta la regione e tra le sua mura si mantiene vivo il ricordo di due leggende: quella della nobildonna Margarethe che pianse per sette anni il suo amato, ucciso proprio nel giorno delle nozze, e che dopo anni di solitaria reclusione si buttò dalla finestra (perfetta per C'è posta per te, Maria!) e quella della strega che si aggirava di notte a caccia di bambini (ma forse questa l'hanno raccontata per cercare di placare il baby visitatore molto simpatico).
L'estate a Campo Tures offre un'iniziativa mangereccia di grande richiamo per la valle e i turisti: una cena sotto le stelle che anima le vie del paese tutti i martedì sera con la CUCINA IN STRADA di ogni tipo di specialità del Sud Tirolo a cui è ben difficile resistere.
Molto facilmente ne esce una maratona food che termina a serata inoltrata con le papille decisamente appagate e la panza bella piena.

L'aperitivo, i canederli, il risotto al cirmolo, il kaiserschmarren


Il giorno seguente a una mangiata di sostanza si può decidere di essere più sporty e immergersi nella natura: bellissime le cascate di Riva di Tures, tre livelli di caduta dell'acqua che si possono ammirare con una camminata nel caratteristico bosco di conifere, all'interno del Parco Naturale Vedrette di Ries-Aurina.Tutta la passeggiata è impreziosita da opere ispirate al Cantico delle Creature di San Francesco, niente di più adatto di un inno alla natura per questa immersione fra gli elementi naturali di aria, acqua, sole, terra.

Le cascate di Riva di Tures


Attraverso le foto che ho pubblicato su Instagram durante il viaggio, ho scoperto che alcuni di voi hanno trascorso l'infanzia a Campo Tures, quindi chissà quanti potrebbero essere ben più preparati di me sul luogo ma... io so una cosa che voi non sapete! Nel 2011 è sorto il centro balneare Cascade, un impianto dedicato al benessere e al relax, con numerose piscine, diversi tipi di saune, il percorso Kneipp, giochi acquatici per i bambini, bistrò, ristorante panoramico, nonché un'ampia area verde all'aperto con una vera particolarità: un laghetto naturale balneabile dotato di un meccanismo di depurazione dell'acqua interamente basato su processi di biologia vegetale, ovvero piante che mantengono pulita l'acqua.

Il centro wellness Cascade


Questa invece è la piscina dell'hotel Alpinum presso il quale ho alloggiato
C'è ma non si vede: getti d'acqua posti a differenti altezze per un massaggio fantastico!


In pieno stile gloriano, tra una passeggiata nel bosco, una fetta di strudel e una sniffata di legno di cirmolo, non potevo esimermi da quelle indagini sociologiche che sono poi sfociate nel trionfo dei luoghi comuni.Le mie domande più cult sono state:
- ma ti senti più tedesco o italiano? (risposta: sudtirolese)
- i contadini si svegliano all'alba e non vanno mai in vacanza, vero? (risposta: vero, ma noi siamo felici così) 
- ah ma il maestro di sci d'inverno scialla con le donne, vero? (risposta: una risata che vale più di mille parole)
Ho fatto molte esterne, approcciandomi alla vita rurale delle vallate, comprendendo l'origine della moda e mangiando tutti i prodotti tipici (o quasi) della Valle Aurina.
Chi pensa che si mangi all'infinito solo in Sicilia si sbaglia di grosso. L'Italia ti imbottisce ovunque (lo dico con orgoglio paesano!) e in montagna c'è anche la scusa in più del tanto poi vai a camminare in mezzo alla natura e smaltisci tutto.
Ecco su quel tutto avrei qualche dubbio, ma va bene così perché io queste prelibatezze made in Valle Aurina non me le sarei volute perdere:

In basso a destra gli Schlutzkrapfen, ravioli tipici del Tirolo ripieni di ricotta e spinaci

Il maso del sedicesimo secolo Kofler zwischen den Wänden ad Acereto (frazione di Campo Tures),
segnalato anche dal Gallo Rosso, la guida agli agriturismi dell'Alto Adige.


Aperitivo e cena all'hotel Drumlerhof, cucina divina e una spa con panorama sulle montagne!


Viaggiare non vuol dire recarsi in un posto visitandone solo le principali attrazioni e i canonici luoghi di interesse. Per me VIAGGIARE vuol dire anche confrontarsi con la cultura, le tradizioni locali e le persone che ci abitano. E' importante programmare delle esperienze che permettano di entrare in contatto con gli abitanti per comprendere lo stile di vita del posto e le loro abitudini.
Quindi w le esperienze nei masi che offrono la possibilità a costi ragionevoli (mediamente 12 euro) di vivere i momenti della lavorazione quotidiana dei prodotti locali.

Fare il pane al maso Lahnerhof


Ci tengo ad annoverare i miei incontri ravvicinati del terzo tipo con la FLORA e la FAUNA del luogo:
 Ho raccolto le erbe nel giardino per poi farne un pesto da spalmare sul pane appena sfornato, mi sembrava così facile che vorrei riprovare a casa ma sto già temendo un post prandium con estrema unzione.
Pertanto vi invito a leggere sempre ogni mio post come se fosse l'ultimo.
 Ho munto una mucca per la prima volta in vita mia e l'esperienza è stata fantastica: le mammelle sono pulite, morbide e molto piacevoli al tatto. Da fare.
 Ho contribuito alla produzione di un formaggio tipico della zona, il Graukäse (formaggio grigio), che ho portato a casa e ho fatto maturare in una ciotola per una settimana, girandolo ogni sera. Una buonanotte odorosa che non vi dico com'è andata a finire perché del resto se non ho ancora aperto un caseificio ci sarà un motivo.

Il raccolto delle erbe e la preparazione del pesto al ristorante Arcana 


Sulla sinistra le erbe raccolte e il pesto da spalmare sul pane,
al centro risotto al pino mugo, ravioli di spinaci e ricotta e gnocchetti con formaggio alla pera secca e finferli,
a destra una dolce variazione al cioccolato.
Ristorante Arcana, presso il Naturhotel Moosmair ad Acereto


La produzione del latte al maso Stillwagerhof


Entusiastica mungitura di bovini altotesini - Photo by Francesco Tomasinelli


La produzione del Graukäse al maso Mittermairhof a Selva dei Molini


Per fortuna non sono mancate le degustazioni di Graukäse in loco: un formaggio tipico della Valle Aurina (dal 2005 presidio Slow Food) che assume caratteristiche uniche a seconda del maso che lo produce e dei tempi di maturazione a cui lo si gusta.
E' un formaggio di povere origini, ottenuto dal latte di scarto che rimane dopo la produzione del burro, il cui processo produttivo avviene per coaugulazione acida; si tratta quindi di un formaggio ricco di proteine e davvero povero di grassi.
Io l'ho provato nella proposta tipica, formaggio grigio marinato con olio, aceto e cipolla cruda (una bomba di sapori entusiasmante!) accompagnato da pane nero contadino e nella degustazione consecutiva di maturazioni differenti (da un minimo di dieci giorni fino ad un massimo di tre mesi).

Graukäse con cipolla, olio e aceto


Diversi stadi di maturazione del Graukäse


Non so se la mia missione mariana sia andata a buon fine e se, dietro mio appassionato consiglio, nei masi di Campo Tures si metteranno a guardare Uomini e Donne, però certamente il loro quotidiano è entrato nel mio cuore e nel mio esigente palato!
Ora sono pronta per una nuova missione: portare Maria ad assaggiare il Graukäse a Campo Tures!


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