A partire dal primo atto di ribellione della famiglia Jodorowsky, quando la bisnonna Teresa si arrabbiò con Dio, il romanzo cerca di ripercorrere le orme degli antenati dello scrittore, che si sono cimentati nella spasmodica ricerca della salvezza e della redenzione al di fuori dei vincoli della religione. Il principale punto di forza di questo romanzo, infatti, risiede nei suoi personaggi. Le vicende di Teresa, Giacomo, Sara e Alessandro non lasceranno il lettore immune al fascino di questi misteriosi personaggi, ma, proprio come accade al cospetto delle storie dei grandi eroi che ci ha tramandato il mito, non riuscirà mai a immedesimarsi in essi e potrà solo osservarli e ammirarne le gesta. Contorni, descrizioni, movenze e pensieri risultano quindi sfocati e indefiniti perché scritti nella leggenda. Tutto, infatti, viene investito da un’aura magica ed evanescente che indica al lettore smarrito la strada all’interno di questo mondo favolesco, governato dalle leggi dell’assurdo. Lo scrittore quindi accompagnerà il lettore alla scoperta della vita, della passioni dei suoi avi, della loro storia e della magia che solo il continente Sud Americano è in grado di regalare. Ad aiutare a calibrare il passo e a seguire con la dovuta attenzione le vicende della famiglia ebreo-russa dell'autore sarà la scrittura di Jodorowsky, che alterna un ritmo frenetico e nervoso ad uno lento e contemplativo.
Nonostante l’atmosfera favolesca, come in tutte le narrazioni di stampo etico-mitico, non mancano all’interno romanzo scene estremamente violente, a tratti grottesche, caratterizzate da una forte componente sessuale che hanno infastidito non pochi lettori. Non bisogna infatti dimenticare che iscrivere le vicende della famiglia Jodorowsky in un passato mitico e atavico ha permesso allo scrittore di sublimare l’intero romanzo e di spogliare la brutalità di un atto sessuale dalla malizia dei contemporanei, di trasformare il sogno comunista nella visione di uomini audaci e la Grande Guerra in un’eco indistinta e lontana. Non bisogna quindi stupirsi se all’interno della narrazione è l’assurdo a dettare le sue leggi ed è il mito a prendere il sopravvento: fa parte del gioco.
Non bisogna infine dimenticare che Jodorowsky è uno dei rappresentanti del realismo magico, genere caro agli scrittori sud Americani, che unisce sapientemente mito, folklore e sovrannaturale alla Storia. Non si tratta quindi di romanzi che cercano un continuo riscontro con la realtà. La realtà, infatti, ha semplicemente fornito la "materia prima" dalla quale lo scrittore è riuscito ad estrapolare una favola senza tempo.Alla prossimaDiana