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Quante sono realmente le persone che evadono il biglietto della metro? Davvero l'uno virgola qualcosa come sostiene Atac?

Creato il 01 maggio 2015 da Romafaschifo
Quante sono realmente le persone che evadono il biglietto della metro? Davvero l'uno virgola qualcosa come sostiene Atac?
Negli scorsi giorni l'account Twitter di Atac (l'unica cosa di Atac che funziona!) ha iniziato a divulgare dati e risultati della campagna, con tanto di hashtag, #maipiùsenzabiglietto. I dati ci sono apparsi subito molto strani: secondo i controllori di Atac circa l'1% degli utenti della metro viene multata e non paga il biglietto. (Sui bus il dato è ancora più impensabile: solo il 6% di evasori secondo i dati dei verificatori).
Ci siamo permessi di chiedere chiarimenti ad Atac sugli utenti "salmoni" (quelli che quando vedono i controlli tornano indietro e scendono alla stazione successiva) e su altro. La risposta è stata come al solito esauriente e chiara da parte del qualificato staff social dell'azienda di Via Prenestina. Eccola: 
Dati su "controlli concentrati" sono particolarmente significativi perché flusso viene setacciato e vengono controllati anche i "salmoni" che risalgono la corrente per sottrarsi al controllo; dato evasori è quindi statisticamente rappresentativo. O quelli che si "accodano" non si dirigono mai alle stazioni oggetto di "controllo concentrato" o non tutti non hanno il biglietto e si "accodano" per inciviltà.

Resta il fatto che i dati non ci convincono: basta appostarsi per un attimo in una stazione per vedere scene come quella che potete osservare in questo video. Dunque cosa succede? Succede che in realtà le percentuali divulgate quotidianamente da Atac non sono le percentuali degli evasori tout court, sono le percentuali dei multati. Ma non tutti gli evasori vengono multati. Molti, ne siamo certi, tornano indietro. Altri passano lo stesso ai controlli perché, lo diciamo per esperienza diversa, quando i flussi sono pressanti è sufficiente mostrare rapidamente anche la tessera del supermercato per passare. Quando il controllo è umano capita, ecco perché in tutte le metropolitane dei paesi evoluti solo chi paga davvero entra (con controlli ai tornelli, non con personale nei gabbiotti che non interviene in presenza di ingressi fraudolenti) e quando si esce - modello Londra, ma anche Milano - si timbra di nuovo. Al di là dei dati noi continuiamo ad essere assolutamente persuasi che siano gli utenti stessi a rubare ad Atac quei 100/120 milioni di euro all'anno che farebbero di Atac una azienda se non efficiente, almeno decente...



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